"Che tristezza assistere all’involuzione del Pd. Un partito nato per combattere l’ingiustizia sociale e la poverta’ e per promuovere la dignita’ del lavoro e le pari opportunita’, e’ finito a scimmiottare il berlusconismo fuori tempo massimo". Lo dice Stefano Fassina, deputato del gruppo misto, ex parlamentare del Pd.
"Dopo il Jobs Act sulla scia di Sacconi – aggiunge Fassina – dopo la Legge sulla scuola ricalcata dall’impianto Aprea, ora la tassa sulla casa. Eliminare per tutti la tassa sulla prima casa e’ immorale, soprattutto quando lasci senza un euro 1,6 milioni di bambini in nuclei famigliari poveri, quando aumenti i ticket e cancelli i servizi sanitari, quando tagli i trasporti ai pendolari, quando prosciughi le risorse dei comuni per l’assistenza sociale, quando svuoti il diritto allo studio, quando vi sono ancora esodati da salvaguardare. La tassa sulla prima casa va eliminata a chi non puo’ pagarla dopo aver applicato il decreto per la revisione del Catasto".
Fassina conclude: "Il governo Renzi continua a seguire ricette, oltre che inique, dannose ai fini della ripresa. Il mandato dei parlamentari del Pd ha un segno sociale e economico opposto. È necessario tornare dagli elettori per attuare il programma del PdL".
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