Alimentato a gas o a carbonella, in giardino o sul balcone, il barbecue non manca mai nelle case degli italiani. Una grigliata in compagnia degli amici rappresenta un momento conviviale tipico della stagione estiva, accompagnato, spesso, da un buon quantitativo di carne come salamelle, costine e pancetta, facili e veloci da cucinare.
Ma perché non lasciarsi trasportare dalla curiosità e andare alla scoperta di speciali alternative per l’estate? Perché allora non prendere esempio dai nostri vicini di casa, i norvegesi che da sempre prediligono il pesce, ed in particolare il salmone, in cucina e sul barbecue.
Vero special guest delle serate all’aperto è infatti il salmone fresco, buono sia per le papille gustative che per il nostro organismo e alimento ideale per la stagione calda, in quanto ricco di Omega-3, proteine nobili e vitamine A, D e B12: essenziali, tutto l’anno, per il benessere del nostro organismo.
Quella a base di pesce, sarà, quindi, una grigliata all’insegna del benessere ma anche del buon gusto.
I filetti di salmone fresco sono, inoltre, ideali per la cottura su griglia: la carne soda e compatta di questo pesce non si sfalda e rimane integra e la sua pelle funziona da isolante per mantenere tutta la sua fragranza e la sua freschezza.
“La cottura alla griglia è nutrizionalmente eccellente. Non c’è bisogno di grassi aggiunti, e la cottura esterna, molto rapida, difende la parte interna del salmone da un’eccessiva perdita di acqua (e di gusto) e dalla rapida salita della temperatura (che ne ridurrebbe il potere nutritivo). Attenzione però a non far annerire troppo il salmone sulla griglia, perché la carbonizzazione dei composti organici porta infatti alla formazione di molecole potenzialmente pericolose” spiega il dottor Andrea Poli, nutrizionista di Nutrition Fundation Italy.
Meglio evitare una cottura prolungata dei cibi, dunque, e in particolar modo del salmone. Questa specialità ittica, infatti, se lasciata troppo a lungo sulla griglia o in padella, perde le sue caratteristiche organolettiche e modifica la consistenza della carne, che rischia di risultare al palato più asciutta e meno gustosa.
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