Emilio Fede è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. Tante le tematiche affrontate dall’ex direttore del TG4, che ha iniziato il collegamento dicendo la sua sulle problematiche di Roma. "Questa Roma è diventata una pena infinita, ormai sotto tanti punti di vista. C’è una aggressione totale, un interesse finto e la gente soffre. Non si può più girare, non si sa dove parcheggiare, le buche sono ovunque. Se mettessimo Marino a correre su quelle buche ce lo toglieremmo di mezzo come sindaco in men che non si dica. Io poi sono amico di Marino. Quando lui era alla sanità abbiamo combattuto una lunga battaglia per chiudere il manicomio di Barcellona, in cui le persone vivevano come bestie. Avevo un grande rispetto per lui, si è impazzito per il potere, come tutti”.
Fede continua: “Mi chiedo: ma quando anche il Papa dice che la città è assediata, cosa aspetta ad andarsene? Dovrebbe indire una conferenza stampa, parlare delle sue ragioni, prendere e andarsene. Magari riceverebbe anche un applauso a quel punto. Roma è in una situazione terribile, totalmente mortificata. E non è che chi c’è stato prima di Marino abbia fatto bene…".
Marino impazzito per il potere, dice Fede: "E’ diverso rispetto a prima. Qualche anno fa in una trasmissione dissi che se fossi stato romano avrei votato Marino. Ma oggi pare un’altra persona".
Su quanto accaduto all’aeroporto di Fiumicino: "E’ una cosa che mi ha terrificato, gente che non poteva mangiare, morta di caldo. Una cosa di cui vergognarsi. Io ho fatto per otto anni l’inviato di guerra. Dal Sudan al Sud Africa, situazioni come queste non le ho mai viste. Gente buttata lì senza assistenza di nessun genere. La gente mi faceva pena. La gente poteva morire, d’infarto, di soffocamento o anche di disperazione. E’ per questo che viaggio in treno e non prendo l’aereo da anni".
Sulla politica attuale: "Quelli che non sono corrotti ormai li conti sulle dita di una mano. Questo paese è talmente bello che meriterebbe di meglio. Io appartengo a un movimento che non morirà mai, che è quello del giornalismo come missione. I grillini? Da quando hanno abbassato il tono stanno scalando il successo. Guarda Di Maio, non lo conosceva nessuno ed è diventato un leader. I grillini hanno abbassato la voce, Grillo si è tagliato la barba, ha finito di terrorizzare la gente. Quando si dice che il paese deve essere guidato dai giovani è giusto, è la verità. La gente vuole vivere, tutti quelli che incontro hanno bisogno di qualcosa, e sta diventando anche legittimo avere paura degli immigrati. Gli extracomunitari stanno diventando più numerosi di noi, sono pretenziosi, c’è da aver paura. Questi alzano le mani, se hanno un coltello lo usano, anche per pochi euro. Sono grillino? Ma siamo tutti grillini quando denunciamo quello che va al di là delle scelte politiche. Il Paese sta diventando invivibile e noi dobbiamo riappropriarcene. Renzi ha fatto tante promesse ma sta deludendo, la gente rimpiange Berlusconi, su certe cose la penso come Salvini. Bisogna fermarli. Aveva ragione Craxi, l’Italia è diventata il ventre molle dell’Europa".
L’ex direttore del TG4 lamenta di essere continuamente minacciato al telefono: "Ci sono gruppi che si creano contro di me e mi bombardano di messaggi con delle minacce di una violenza spaventosa. Me ne sono arrivate 1900 in due giorni. Mi hanno scritto cose che mi vergogno di ripetere. Ci sono delle indagini in corso, questi sono pazzi, vivono facendo dei giochi che poi sconfinano nella violenza. Le minacce nei miei confronti arrivano da personaggi pericolosi, collegati al terrorismo islamico, di cui sono fiancheggiatori, mi risulta che uno sia stato anche arrestato. Alcuni mi hanno scritto che se la prenderanno con la tomba di mia madre, cose vergognose, assurde".
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