”Frequenti e piu’ efficienti” fino a prevedere il cosiddetto ”ergastolo per la patente”, cioe’ il ritiro, per quanti sono consumatori abituali di droghe. E’ quanto ha proposto stamane il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha preso la parola nel corso dei lavori del Workshop europeo: ”L’Europa unita’ sulla sicurezza stradale”, organizzato a Roma.
Notando come ogni anni in Europa si contino ben 27.700 morti sulle strade, ”cioe’ pari ad un Comune di una certa importanza che scompare nel nostro continente”, il responsabile del Viminale ha fatto presente come molti incidenti sulle strade siano ancora provocati da guidatori che prendono il mezzo dopo aver fatto uso di alcol o droghe.
Alfano ha poi sottolineato che nel nostro paese se si sono fatti passi in avanti sui controlli alcolemici non altrettanto e’ avvenuto per quanti, invece, fanno uso abituale di droghe. ”Per queste persone – ha quindi detto – dare l’ergastolo alla patente con controlli piu’ efficienti puo’ essere la strada giusta. Chi fa uso abituale di droga deve essere controllato – ha poi aggiunto – in modo straordinario perche’ la patente non puo’ essere una licenza di uccidere”. Per questo – ha concluso – ci vorrebbe una norma ad hoc allineandosi alle politiche europee che ”non parlano di diritto alla patente per chi mette in atto comportamenti ingiustificabili come mettersi alla guida dopo aver fatto uso di alcol o stupefacenti”.