"Berlusconi, condannato in via definitiva per frode fiscale, non conosce vergogna e, invece di rassegnarsi al verdetto della Corte di cassazione, continua a comportarsi come se non fosse un pregiudicato, annunciando di volersi candidare alle prossime elezioni europee". Lo scrive in un post sul suo blog Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Ci ha pensato il commissario Ue alla Giustizia, Viviane Reding, a riportarlo alla realtà rispondendo, a chi le chiedeva un commento sulla possibilità che Berlusconi si candidasse, che le regole europee sono molto chiare. Già, quelle regole alle quali il sultano di Arcore è sempre stato allergico, quelle regole che ha calpestato innumerevoli volte, guardandole con disprezzo perché riteneva di poter essere ‘diverso’ da tutti gli altri cittadini".
“Sì – aggiunge Di Pietro – perché al di là delle storielle che ancora una volta tenta di propinare agli italiani, la verità è che, dopo essere sfuggito per anni alla giustizia è stato condannato perché giudicato colpevole".
"Siamo davanti ad una persona che ha reso il nostro Paese ridicolo agli occhi della comunità internazionale e che invece di atteggiarsi a padre costituente – conclude Di Pietro – dovrebbe solo farsi da parte".
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