“Renzi continua a ottenere risultati negativi, dal momento in cui è stato nominato presidente del consiglio l’Italia va sempre peggio”: lo dichiara Roberto Fedeli, portavoce dell’Associazione politico-culturale “Destra Popolare per l’Italia”.
Una situazione, quella che vive il nostro Paese, drammatica dal punto di vista sociale ed economico, “non soltanto per colpa delle chiacchiere” del premier, “ma anche per le scelte sbagliate, in molti casi imposte dall’UE, che sta facendo” Renzi.
“La nuova legge sul lavoro – dichiara Fedeli – in Italia produrrà in primo luogo licenziamenti e non garantirà più il posto di lavoro a chi ha ancora la fortuna di averlo. Il famoso calo dell’Irap servirà non per creare nuovi posti di lavoro, ma per utilizzare gli eventuali risparmi per pagare i debiti pregressi o mettere in tasca qualche euro in più per pagare le imposte regionali e comunali in aumento”.
E i mitici 80 euro? “Influiranno minimamente sui bilanci familiari e lo stato di polizia fiscale in cui si sta trasformando l’Italia colpirà soprattutto i piccoli contribuenti o chi è costretto a ‘eludere’ per sopravvivere. Le riforme vere da fare sono altre, ma poiché toccherebbero i privilegiati, quelli che percepiscono mega-pensioni e stipendi mensili a 4 o 5 zeri, colpirebbero poteri forti come banche e assicurazioni o caste di potere, quindi dobbiamo accontentarci delle chiacchiere”.
“Dopo un semestre europeo in cui non abbiamo fatto praticamente nulla stiamo aspettando il mese di marzo per sapere se da Bruxelles partirà la richiesta di un prelievo forzoso sui depositi bancari. Questo governo di origini toscane, terra del sommo poeta Dante, avrebbe dovuto dare ossigeno all’economia riducendo le imposte e le aliquote Iva per far scendere i prezzi dei beni primari e consentire a tutti gli Italiani (non solo ai fortunati beneficiari degli 80 euro mensili) di avere più soldi in tasca da spendere”..
Per il portavoce di Destra Popolare per l’Italia l’attuale esecutivo “ha inasprito la pressione fiscale, favorito la chiusura di piccole e medie aziende e contribuito all’aumento della disoccupazione e alla diminuzione delle entrate fiscali. I numeri parlano chiaro, Renzi può migliorare i sui record, ma purtroppo soltanto a danno degli italiani”.
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