Daniela Martani, intervenuta a Radio Cusano Campus, ha criticato Facebook: “Voglio denunciare questa cosa, se ne dovrebbe parlare in tutto il mondo. Facebook è gestito in modo fascista, non è un social democratico, è un social illiberale. Visto che in questi giorni si respira un clima che reputo preoccupante per il comportamento del Ministro Salvini, con molte persone che ora si sentono legittimate nell’esprimere l’odio nei confronti di chi è diverso, ho postato una foto di una scritta in cui si diceva ‘viva Salvini, al rogo gay rumeni e rom’. L’ho postata dissociandomi dal contenuto, anzi per mettere in guardia tutti rispetto a cosa sta succedendo in Italia. Ho espresso un dissenso nei confronti del contenuto di quella foto. E che cosa ha fatto Facebook? Invece di controllare il contesto in cui una determinata cosa è stata scritta, ha bloccato me come se quella cosa l’avessi condivisa io. Dove è finita la tanto famigerata democrazia e la tanto decantata libertà di espressione? Per un personaggio pubblico questo è un danno. Facebook non può considerarsi semplicemente un social, Facebook è una piattaforma dove alcune persone sono anche clienti. Chi paga per avere un servizio dovrebbe anche avere un’assistenza, cosa che Facebook non ha”.
Daniela Martani, poi, ha parlato di Cristiano Ronaldo: “E’ vergognoso che un calciatore guadagni così tanto e venga pagato certe cifre. Con lo stipendio di Ronaldo si salverebbero tutti gli animali del pianeta. Con cento milioni di euro salveresti tutto il pianeta. Spero che Ronaldo si infortuni alla prima partita, così si attaccano. E’ una cosa vergognosa, tutto il pianeta terra si dovrebbe indignare per queste cifre. Non potrà mai spendere i soldi che guadagna in tutta la vita, non ce la faranno nemmeno i suoi figli e i suoi nipoti. Purtroppo chi dice la verità dà fastidio”.
La pasionaria veg, poi, ha svelato un aneddoto sulla sua vita privata: “Sono single, l’ultimo uomo con cui sono stata mi ha lasciato. Abbiamo litigato perché una volta ho salvato un ragno da terra e l’ho messo su un albero. Mi ha insultato dandomi della menomata mentale”.