Antonio D’Alì lascia il Nuovo Centrodestra e annuncia il suo ritorno in Forza Italia. In una nota spiega: “La decisione maturata un anno fa di sostenere la governabilità in Italia, sul modello delle larghe intese suggerito da Silvio Berlusconi dopo il fallimento del tentativo Bersani, aveva lo scopo di consentire al Paese il tempo di assumere alcune decisioni essenziali per il recupero di un percorso virtuoso di sviluppo economico e di proposte strutturali di riforma, mantenendo inalterata nelle idee e nella prospettiva democratica la compattezza del centrodestra". Oggi per D’Alì "quel quadro e’ profondamente mutato”, e dunque non vale più la pena restare in un Ncd, un partito che comunque l’ha deluso.
Silvio Berlusconi è contento del ritorno di uno dei suoi uomini: "Chiunque crede negli ideali del centrodestra oggi non può che avere come riferimento Forza Italia", dichiara il Cav nella nota in cui saluta "con gioia la decisione del senatore Antonio d’Alì". "Le sue motivazioni politiche, come sempre assunte con elevato senso di responsabilità e nell’interesse del Paese – afferma l’ex premier – dimostrano che chiunque creda negli ideali del centrodestra oggi non può che avere come riferimento Forza Italia. Sono certo che Antonio d’Alì continuerà a svolgere con entusiasmo e dedizione il suo ruolo di riferimento politico nazionale per la Sicilia, come ha sempre fatto fin dalle origini del nostro movimento".
Intanto il leader Ncd, Angelino Alfano, a Palermo, a margine dell’assemblea costituente regionale del partito, parla di un centrodestra italiano che sta morendo: “Di fronte a una Lega che sta riportando in Italia l’estrema destra non sono disposto a rinunciare ai miei principi per un pugno di voti in piu’. Assistiamo alla fine del ciclo politico del centrodestra, Berlusconi non ha capito che non basta cambiare nome. Anche la Lega e Fratelli d’Italia sono alla fine del loro ciclo politico. Noi invece siamo un partito moderato e riformista ed emergeremo, e’ solo questione di tempo. Per questo – conclude – trovo inspiegabile l’atteggiamento di Forza Italia, che non si rende conto che, mentre ci attacca, Renzi e Grillo attingono al bacino elettorale berlusconiano".
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