Proprio mentre dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriva la richiesta alla politica di non ridurre le risorse per la cultura nella legge di stabilita’ si prevedono ‘nuovi, gravissimi tagli che mettono seriamente a rischio il settore’. Lo denuncia Federculture, che parla di una riduzione del bilancio del Mibac prevista per il 2013 di 103 milioni di euro (-6,1%).
Secondo il testo attualmente disponibile del disegno di legge di stabilita’ 2013, nota Federculture, sono previste pesanti sforbiciate al bilancio del ministero dei beni culturali che nel 2013 avra’ un budget di 1.598,6 milioni di euro contro i 1.701,9 del 2012. E per gli anni successivi, nota la Federazione delle aziende di servizio pubblico locale e soggetti pubblici e privati che gestiscono servizi legati al settore, sara’ ancora peggio: un taglio di 125 milioni nel 2014 e di 135,7 nel 2015.
Il dettaglio prevede in particolare che la missione Tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici subisca un decremento di 61,6 milioni (-4,1%) rispetto al 2012. All’interno di questa voce poi l’importo del Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) passa a 400,4 milioni di euro (-11,5 mln), la Tutela dei beni archeologici perde 8,5 milioni, mentre a quella del patrimonio culturale vengono tagliati 35,6 milioni. Tagli anche a ricerca e innovazione (-35,3%), con ricadute molto pesanti su strutture come l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro il cui fondo di finanziamento per il 2013 sara’ di soli 594mila euro (-34%).
A tutto questo, continua Federculture, ‘si aggiunge la rimodulazione che la legge di stabilita’ fa dei risparmi di spesa previsti gia’ nella ‘spending review’ per Regioni ed Enti Locali che comporta per le Regioni complessivamente un taglio di 2 miliardi di euro per il 2013 e per il 2014 (1 miliardo per le Regioni a statuto speciale), mentre i Comuni si vedranno ridurre il Fondo sperimentale di riequilibrio di 2,5 miliardi e le Province di 1,2′. Senza contare, aggiunge Federculture, le ripercussioni sulla spesa in cultura degli enti locali. ‘La cultura e’ una risorsa importantissima per il Paese e per lo sviluppo della nostra economia – commenta il presidente Roberto Grossi – ma come ha detto oggi il Presidente Napolitano, anche noi ribadiamo che persiste in Italia una clamorosa sottovalutazione del valore dell’industria creativa’. Anche le contestazioni arrivate oggi dalla platea, continua Grossi, ‘denunciano una sofferenza reale del settore alla quale vanno date risposte’.
Discussione su questo articolo