Nella giornata di chiusura della nona edizione di Golosaria, dedicata ad Expo 2015, Paolo Massobrio, ideatore della manifestazione, ha lanciato una provocazione: "Dobbiamo stare attenti al ‘proliferare di cuochi e locali’, un fenomeno in continua crescita che rischia di portare ad una vera inflazione che rischia un’implosione. L’unica possibilita’ che avremo, dopo l’Expo, sara’ finalmente quella di andare all’estero a portare in prima persona l’originalita’ della cucina italiana".
Si sono chiusi con successo di pubblico i tre giorni di kermesse con 19 show cooking, 21 incontri "lab" e degustazioni di vino e momenti di confronto e dibattito. Uno degli appuntamenti "clou" della manifestazione e’ stata la presentazione dei "piatti Expo 2015" che resteranno in carta presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa: "Un piatto per Expo: 5 ingredienti per raccontare il Territorio" per tutto il tempo della rassegna e nei giorni antecedenti.
"In occasione dell’Expo sarebbe opportuno creare un ‘palinsesto’ con le principali proposte di operatori selezionati in modo che il turista abbia un’idea precisa di dove andare e cosa fare – ha commentato Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia -. Golosaria e’ un primo riscontro oggettivo di una selezione dei migliori produttori italiani".
"Il turista Expo e’ un turista informato che vuole fare esperienze enogastronomiche cercando il meglio del territorio – ha ribadito Ejarque Joan, direttore di Explora, che sta lavorando per mettere in contatto gli operatori con il meglio del nostro mercato -. Golosaria e’ una delle prime piattaforme che ha creato un network di produttori".
Decine di migliaia di "golosi della vita", hanno riempito la piazza di Golosaria assistendo a dibattiti e premiazioni: dalla proclamazione dei 100 vini d’Italia a quella dei nove migliori wine bar italiani; dalla consegna degli 80 premi ai "protagonisti del Golosario 2015" a quella dei 13 "Pionieri del Golosario".
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