La Concordia, naufragata nei giorni scorsi all’Isola del Giglio, appoggiata su uno "scalino", è comunque "nella condizione di stabilita’, quindi non necessita nessun tipo di intervento esterno che ne confermi o ne consolidi la staticità": lo spiega Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile e commissario per l’emergenza al Giglio. Per questo "non c’e’ alla vista nessun problema o pericolo che la nave sprofondi in fondali piu’ bassi".
Sono comunque in corso accertamenti sui calcoli di staticita’, ma "queste affermazioni ci consentono sin da ora di essere operativi su tutti i fronti, a partire soprattutto dall’attivita’ di ‘bunkeraggio’". Operazioni, queste, che per il Comitato tecnico scientifico "sono assolutamente e parallelamente compatibili" con le altre, come la ricerca di cadaveri. Percio’ "abbiamo gia’ dato disposizione di iniziare le attivita’ di monitoraggio", conclude il capo della Protezione civile, spiegando che "le operazioni potranno non solo iniziare dal punto di vista della predisposizione ma anche dal punto di vista del prelievo del carburante contenuto nelle cisterne".
Discussione su questo articolo