“Buon Natale. Si avvicina il nuovo anno, e le elezioni dei Comites sembrano ormai essere state dimenticate da tutti. La responsabilità credo sia anche del governo, che ha voluto rimandare il voto e spostarlo da dicembre alla primavera del 2015. Qui a Tunisi in questi giorni tutto tace. Sembra quasi che la gente abbia preso proprio male la notizia del differimento della data delle elezioni. Qualcuno addirittura mi ha chiesto se fosse possibile ritirare la propria domanda per votare. Incredibile, ma vero”. Così Fabio Ghia, candidato al Comites di Tunisi con la lista Italiani Sempre.
“Secondo me – commenta Ghia – l’unico risultato che ha ottenuto il sottosegretario agli Esteri Mario Giro rinviando le elezioni è stato fare allontanare ancor di più gli italiani all’estero dalle istituzioni. Se fino a novembre aveva aderito il 2% degli aventi diritto al voto, ad aprile potrebbero essere anche di meno a votare effettivamente. Spetterà a noi, che sappiamo quanto sia importante portare al voto cittadini consapevoli e informati, mantenere alta l’attenzione su queste elezioni e sensibilizzare i connazionali a una scelta responsabile. L’astensione come segnale di protesta, può essere anche comprensibile, ma non serve a cambiare le cose e non dà il diritto a lamentarsi per quello che non è stato fatto”.
Secondo il capolista di Italiani Sempre, i 18 parlamentari eletti all’estero, “sia di sinistra che di destra, fanno davvero pena. A volte mi vergogno di avere certi rappresentanti in Parlamento. Nessuno di loro è in grado di prendere una decisione; anzi le decisioni (anche quelle di Renzi!) sono dettate dal tempo. Più tempo passa, più aumentano i parlamentari abbarbicati alla loro poltrona, meno gente va a votare e più l’Italia si avvicina al punto di non ritorno: il collasso economico! La situazione è tragicomica. Nonostante questo, noi come Italiani Sempre continueremo a fare il nostro lavoro, continueremo nel nostro impegno, per poter ridare ossigeno e respiro alla nostra comunità e a un mondo, quello dell’emigrazione, sempre più maltrattato e trascurato dall’Italia. Il mio augurio per il 2015 – conclude Ghia – è che il nuovo anno possa portare a tutti noi italiani residenti all’estero più fatti e meno parole al vento”.
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