Nella giornata di giovedì 15 maggio, mentre l’Aula del Senato si preparava a votare il decreto sulla cittadinanza, il Senatore del Movimento Associativo Italiani all’Estero, Mario Borghese, è intervenuto con forza contro il decreto che limita la trasmissione della cittadinanza ius sanguinis.
Infatti, il MAIE in Parlamento ha votato contro tale decreto, che consideriamo essere fortemente voluto dalla burocrazia e non dalla politica, nonostante il voto del Consiglio dei ministri e dell’Aula di Palazzo Madama.
La sinistra era assente in Senato, segno evidente che alla fine anche da quella parte condividono il decreto che in qualche modo uccide l’italianità oltre confine.
Per fortuna, anche grazie al fondamentale contributo del MAIE – con il prezioso lavoro portato avanti del Sen. Borghese -, il testo a cui il Senato ha dato l’ok è stato migliorato, e non di poco, rispetto a quello originale.

Tuttavia, noi non ci riteniamo affatto soddisfatti, naturalmente: per questo il nostro voto è stato contrario e per questo continueremo a portare avanti la battaglia a favore dei diritti degli italiani all’estero e dei loro discendenti.
Oggi più che mai chi ha sangue italiano è italiano: se necessario, come ribadito più volte, siamo pronti ad arrivare fino alla Corte Costituzionale per ottenere giustizia. Lavoreremo per eliminare questo decreto e fare in modo che lo ius sanguinis sia quello che è sempre stato, un legame di sangue tra generazioni che non può diluire col tempo. La battaglia per difendere i diritti della nostra comunità nel mondo continua.
*vicepresidente MAIE