Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, intervenendo nel programma Omnibus, su La7, a proposito della cittadinanza agli stranieri e ai loro figli, ha dichiarato: “Non è un segreto che la Lega non sia d’accordo con la proposta di Tajani sullo ius scholae, che non è inserita nel programma di governo né in quello della maggioranza e non è mai stata discussa durante la campagna elettorale.
Si tratta di una posizione totalmente autonoma di Forza Italia, che non condivido assolutamente e che la Lega non condivide”.
“Per noi la cittadinanza si ottiene, come prevede la legge attuale, dopo dieci anni di residenza regolare e integrazione sul nostro territorio, al netto delle deroghe previste.
Dieci anni sono un criterio ragionevole. Anzi, molto spesso – anche dopo un decennio – chi ottiene la cittadinanza non ha assunto una reale identità italiana: non parla la lingua, non è davvero integrato, non conosce le regole del nostro vivere civile.
Quindi, direi che se proprio volessimo cambiare la legge sulla cittadinanza, dovremmo farlo in senso più restrittivo, non più estensivo”.
Quanto alla legge Bossi-Fini, Ceccardi ha aggiunto: “Molti l’hanno dileggiata, ma nessuno l’ha cambiata. Anche secondo me non va modificata, semmai va applicata con più rigore ed efficacia”.