Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, intervenendo all’iniziativa ‘Due risposte identitarie nell’era della globalizzazione’ al Four Season di Milano, è tornato a puntare il dito contro il presidente francese, Macron: “Nel mese di luglio ho in programma sei visite all’estero perché qualcuno dice che siamo isolati, ma invece io penso che non siamo mai stati così centrali. Pensiamo a quello che accade in Francia, con Macron che va in giro a fare il nuovo Napoleone nel mondo mentre è in difficoltà a casa sua”.
Replicando alle affermazioni del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani secondo cui l’alleanza della Lega con il M5s è contro natura e il leader del Carroccio dovrebbe rientrare nell’alveo del centrodestra, Salvini ha detto: “Io faccio quello che mi dicono i cittadini. C’è un contratto di governo e cercherò di rispettarlo fino in fondo”.
“Cercherò di rispettare il contratto non solo sui temi in cui sono direttamente responsabile e cioè quello dell’immigrazione, della sicurezza, della lotta alla mafia, ma anche sui temi fiscali, del lavoro, della legge Fornero, della riduzione delle tasse e dei rapporti con Equitalia”. Ribadendo che proseguirà il lavoro per abolire la legge Fornero, ha poi sottolineato: “Fino a che ci sarà quel contratto di governo io mi atterrò a quel contratto”.
Rispondendo invece a chi gli chiede che cosa ne pensi sulla possibile candidatura del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi alle prossime elezioni europee, Salvini non si sbilancia: “Non entro nel merito delle candidature degli altri. Ognuno corre per la sua lista”. Dunque “auguro a Forza Italia le migliori fortune, ma non sono io a fare le liste degli altri partiti. Per fortuna”.
Decreto dignità? “Spero che arrivi in Consiglio dei ministri il prima possibile. Ci stiamo lavorando anche con i nostri sottosegretari”. Intanto “sono felice perché stiamo ridando orgoglio, dignità e un futuro diritto al lavoro e alla vita a milioni di italiani e, spero, a milioni di europei”.
“L’Europa mal governata fino ad oggi è un’Europa fondata sulla precarietà, sulla paura e sulla immigrazione di massa. Noi semplicemente vogliamo rimettere al centro il diritto al lavoro, alla vita, alla sicurezza e alla felicità”. Quindi “chi deve avere paura sono quelli che hanno mangiato a scrocco fino a ieri”.