Lunedì il primo giorno di Obama a Milano. Dove ha cenato il presidente Usa dopo una giornata trascorsa tra arte, cultura e politica? All’Ispi, l’Istituto superiore di politica internazionale, e la cena è stata preparata da Enrico Cerea, chef del ristorante ‘Da Vittorio’.
Alla cena in onore di Barack Obama c’erano, naturalmente, solo pezzi grossi. Presente all’appuntamento anche il segretario del Pd, Matteo Renzi, giunto alla cena insieme a Obama, sulla stessa macchina dell’ex presidente Usa.
“C’è stato un aperitivo un po’ prolungato in cui abbiamo cercato di proporre tante eccellenze dei prodotti italiani. Dalle acciughe delle Cinque Terre al Grana Padano, dal prosciutto di Carpegna al branzino del mediterraneo. Ed è piaciuto molto il lecca lecca al Grana Padano”, ha raccontato lo chef Enrico Cerea raccontando alcuni momenti della serata.
Enrico ha avuto l’opportunità di conoscere personalmente Barack Obama. A fine serata, infatti, c’è stata la presentazione di una selezione di dolci: “Abbiamo dato il tiramisù, che è il dolce italiano più apprezzato all’estero. Poi noi della cucina, a fine cena, siamo usciti ognuno con qualche dolce: chi con i cannoncini, chi con i bigné ancora caldi, chi con le fragole e i lamponi, chi con la ‘Gioconda’, un dolce a base di gianduia e scorze d’arancia di Sicilia”.
E’ in quel momento che Enrico Cerea parla con Obama: “Ho avuto l’onore di porgli un ‘cannoncino in sfoglia’, ancora caldo”. E lui cosa ha detto? “What is this? Io gli ho risposto: ‘this is a cannnoncino, Presidente’. Dopo averlo assaggiato ha detto: ‘it’s delicious!’ E io mi sono sentito felicissimo! Renzi invece ne ha voluti addirittura due”. Obama ha anche chiesto di poter bene delle ‘bollicine’ italiane: “Gli abbiamo dato un Ferrari”.