Calendarizzata per la prima volta alla Camera dei Deputati la proposta per la cannabis legale in Italia. Soddisfatto Benedetto Della Vedova, promotore dell’iniziativa: "Si tratta di un primo, grande risultato perchè comincia l’iter parlamentare di questa proposta, sottoscritta e presentata da 220 deputati, a cui se ne stanno aggiungendo altri". Per il sottosegretario agli Esteri “è un punto di partenza su cui bisognerà lavorare molto: la strada è lunga, servono tempo e pazienza, ma abbiamo la determinazione per andare fino in fondo”.
La notizia però spacca la maggioranza. Dal Pd fanno notare che il provvedimento è stato calendarizzato come penultimo punto nel mese di dicembre. Come a dire: abbiamo altre priorità. Eppure non sono pochi gli esponenti del Pd che vorrebbero una legiferazione in merito alla cannabis. Il dem Roberto Giachetti, prendendo in prestito l’hashtag del premier Renzi, ha twittato "#lavoltabuona". L’esponente di Possibile, Pippo Civati, ha ricordato come la legalizzazione della cannabis possa essere un "volano" per l’economia.
Brindano, ovviamente, i Radicali anche se con prudenza: "Bene la calendarizzazione, ma la strada per far approvare la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis e’ tutta in salita. E le insidie sono dietro l’angolo", avverte Rita Bernardini. Insorge il centrodestra: Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, chiede alla maggioranza di occuparsi del lavoro dei giovani e non di dare loro "canne". E anche Forza Italia, con Luca Squeri, chiede che il Parlamento si occupi di cose "serie". Per Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, “forse finalmente sarà la volta buona. In Italia il proibizionismo ha fatto solo danni e continua a farli, ci hanno guadagnato solo le mafie e la malavita. E’ ora di piantarla una volta per tutte con proibizionismo e repressione: legalizzare e liberalizzare l’uso della cannabis e’ un principio di civiltà, anzi tutto, e un provvedimento che sarebbe realmente efficace contro le mafie”.
Mentre in Italia la politica discute, il mondo va avanti. Negli Usa, com’è noto, diversi Stati hanno deciso di consentire l’uso della marijuana per scopo ricreativo. Una scelta che come conseguenza ha portato a una diminuzione della criminalità e a forti entrate per lo Stato. E in Uruguay a giugno 2016 arriverà la ganja di Stato. L’"erba" in vendita nelle farmacie rappresentera’ il terzo passo nell’applicazione della rivoluzionaria riforma lanciata dal governo dell’ex presidente Jose’ Mujica, dopo l’autorizzazione della coltivazione domestica della Cannabis e dei cosiddetti "club di consumatori", previsti tra l’altro anche nella proposta di Della Vedova.
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