Se anche ai figli nati da un incesto (quelli che il codice civile chiamava ‘irriconoscibili’) verra’ data la possibilita’ di venire riconosciuti, potrebbe scattare per loro automaticamente la potesta’ genitoriale. E questa e’ una cosa ‘che si dovrebbe evitare perche’ nell’80% dei casi sono frutto di violenze’. La modifica introdotta dal Senato, grazie a un emendamento presentato da Filippo Saltamartini (Pdl), piace poco al Garante per l’Infanzia, Vincenzo Spadafora, e al presidente dell’Associazione magistrati minorili, Luciano Spina, che oggi, nel corso di una loro audizione in commissione Giustizia della Camera, hanno suggerito alle forze politiche di stralciare questa e l’altra norma che sposta al giudice ordinario molte competenze sui minori.
‘I figli che nascono da persone legate da vincoli di parentela – osserva Luciano Spina – e’ giusto che si vedano riconosciuti dei diritti, ma la norma cosi’ com’e’ stata scritta non va’. Nella maggior parte dei casi, infatti, aggiunge il magistrato, i figli che nascono da un incesto sono ‘frutto di violenze sessuali e far scattare automaticamente la potesta’ genitoriale che e’ insita nel riconoscimento, potrebbe creare problemi seri e gravi’. Pertanto, insiste il magistrato, sarebbe bene stralciare tale norma (il comma 3 dell’articolo 1 del testo) ‘per evitare che subisca ritardi l’esame dell’intero provvedimento che invece contiene molti aspetti positivi’. E ‘studiarla meglio’ per evitare che magari il nonno, lo zio o il fratello che hanno commesso violenza su figlie o nipoti si ritrovino ad essere ‘padri’ del nascituro.
Ma secondo il magistrato e il Garante sarebbe sbagliato anche trasferire molte competenze, che riguardano i minori, ai Tribunali ordinari gia’ sufficientemente ingolfati. E questo, si spiega anche al Senato, solo perche’ si starebbe cercando di far nascere la sezione specializzata del ‘Tribunale della Famiglia’: sezione che, secondo diversi senatori del Pdl, potrebbe a breve sostituirsi al Tribunale dei minori.
‘Forti’ di queste audizioni, diversi deputati, tra cui Federico Palomba (Idv), chiedono di stralciare le modifiche introdotte dal Senato. ‘L’Idv – spiega il parlamentare – si oppone all’approvazione acritica del testo pervenuto dal Senato che, stravolgendo quello approvato alla Camera lo scorso anno, sottrae ai bambini la tutela rafforzata propria del Tribunale dei minorenni, per devolverla ad un giudice non specializzato’.
Riguardo le altre disposizioni introdotte, aggiunge, ‘la Camera dovra’ fare una riflessione estremamente approfondita, come quella che riguarda il riconoscimento dei figli incestuosi’. Perche’ sono ‘da riflettere le conseguenze che potrebbero derivarne’. ‘Se la Camera ripristinera’ il testo cosi’ come lo aveva licenziato – assicura – ci sara’ comunque il tempo affinche’ il Senato rivoti un provvedimento che contiene norme di grande civilta’ come l’equiparazione dei figli nati fuori dal matrimonio con quelli legittimi’.
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