Conta solo vincere: e’ l’unico modo per sperare di andare avanti in Champions. Il messaggio di Angelo Alessio non lascia dubbi. Ma nonostante la vigilia del match decisivo con il Nordsjaelland, si parla ancora di Juve-Inter e i bianconeri mandano risposte al vetriolo ai nerazzurri che avevano ancora denunciato i torti arbitrali. ‘Come diceva John Elkann, devono imparare a vincere – attacca duro il vice-Conte – E’ facile parlare di arbitri, ma vanno difesi. Allora noi avremmo potuto pensare che sia stato voluto pure l’errore del rigore non concesso a Marchisio lo scorso anno a San Siro. Penso al rigore non dato al Catania e al gol di Nagatomo in fuorigioco con la Sampdoria’. ‘La Juve ha un suo stile – aggiunge Bonucci – e lo ha portato avanti anche quando e’ stata messa all’angolo negli anni passati senza vere e proprie colpe: non ha mai reagito come fanno quelli dell’Inter’.
Della partita di sabato si parla anche in chiave tecnica, per i riflessi che potrebbe avere su quella di domani. ‘Se non riusciremo a battere i danesi e ad andare avanti, vuol dire che meritiamo l’Europa League – taglia corto Bonucci – Indubbiamente, se uscissimo dalla Champions, potrebbe verificarsi un contraccolpo negativo. E’ pero’ ingeneroso giudicare male la squadra per la prima sconfitta dopo 49 partite: sarebbe piu’ giusto pensare da dove venivamo un anno e mezzo fa. Anzi, sono sicuro che questa battuta d’arresto ci aiutera’ a tornare la vera Juve. Quest’anno non sempre lo siamo stati, perche’ e’ venuta a mancare un po’ di fame di vittorie. Sono certo che da domani sera rivedrete la vera Juventus’.
Domani pero’, oltre a Pepe in imminente attesa di un figlio, sara’ assente Vucinic, sostituito da Matri, il cui impiego e’ stato ufficializzato da Alessio. L’altra punta uscira’ dal ballottaggio Quagliarella-Giovinco. ‘Il problema attacco non esiste – assicura Alessio – Se non riuscissimo a creare, allora si’, ma noi produciamo tante occasioni ogni partita e concretizziamo poco. I primi venti minuti con l’Inter abbiamo dominato e se avessimo realizzato in proporzione a quanto prodotto, staremmo a parlare di un’altra partita. Conte sceglie gli attaccanti volta per volta e non c’e’ preclusione per nessuno, tantomeno per Matri’. E Pogba, l’emergente dal talento eccezionale che con l’Inter non e’ stato utilizzato nemmeno sul pari? ‘Crediamo in lui, ha doti straordinarie, ma Conte sa come gestirlo al meglio’. Evidentemente, il modo e’ quello di mandarlo (salvo clamorose sorprese) in panchina. I giornalisti danesi chiedono ancora di Bendtner, l’idolo di casa: ‘Si e’ inserito bene – risponde Alessio – ha giocato a Catania, contro Bologna e Inter. Da lui ci aspettiamo qualche gol’. Alessio fa gli scongiuri sulla eventualita’ di una eliminazione precoce, ma osserva: ‘Anche Mancini e Ancelotti, con le squadre che hanno, trovano difficolta’ e hanno detto che la crescita in campo internazionale non puo’ essere immediata’.
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