Antonio Saccone, Senatore di Forza Italia, ieri nell’aula di Palazzo Madama ha sventolato un gilet da steward da stadio, invitando Luigi Di Maio a dimettersi e a tornare a fare quel lavoro.
“Quel gilet l’ho comprato su Ebay a 27 euro – ha rivelato Saccone parlando a Radio Cusano Campus -. Ho preso spunto dall’idea del direttore di Libero Feltri che ha pubblicato un editoriale in cui diceva: presto andremo a trovare allo Stadio San Paolo lo steward Di Maio. Con quel gesto non intendevo offendere nessuno, anche perché la mia storia non me lo permetterebbe visto che a 20 anni tutti noi abbiamo lavorato per campare, non vedo perché Di Maio dovrebbe sentirsi offeso. Evidentemente Di Maio è diventato molto potente se sui media, soprattutto sulla Rai, è passata la sua versione dei fatti e non quello che è realmente accaduto”.
“Di Maio è molto nervoso perché sta vivendo una stagione politica difficile, dopo tanti anni di successi secondo me anche meritati perché lui ha un grande talento politico, ma il mio gesto voleva sottolineare la sua scarsità come Ministro dello sviluppo economico. Se abbiamo un calo del 7.5% della produzione industriale, lui può chiamarsi ministro dello sviluppo? E’ questo il quesito che ho posto”.
Sui battibecchi fra Salvini e Berlusconi. “Matteo Salvini è un leader – ha affermato Saccone -, questo nessuno lo può negare. Credo che Salvini cominci a percepire che sta entrando in un imbuto, fino ad oggi c’è stato un travaso di voti, ma il rischio è che a breve cominci a perderli, perché sui temi economici rischia di essere trascinato verso il baratro. Quindi lui sta giocando un po’ di sponda, da un lato tranquillizza l’alleato, dall’altro fa le alleanze con il centrodestra, tenendo anche sulle spine l’opinione pubblica. Ci stiamo avvicinando alle elezioni europee, dove c’è un sistema proporzionale puro quindi scattano questi meccanismi. Adesso ci saranno tonnellate di inchiostro e fino alle elezioni europee ci sarà un botta e risposta, la vera partita si giocherà il 27 maggio”.
“In realtà Salvini e Berlusconi si vogliono bene. Salvini non lo conosco bene, però l’unica che non gli si può dire è che non sia una persona seria. Ho visto anche come ha trattato la questione con Bossi e da lì percepisci se è uno sprovveduto o una persona seria. Credo che lui abbia avuto un atteggiamento di rispetto nei confronti di Bossi e credo che allo stesso modo abbia rispetto per Berlusconi”.
“Berlusconi è tornato il vecchio leone che ha voglia di competere per dimostrare la bontà delle sue ragioni. Lui è profondamente preoccupato per il Paese. Chiunque di noi gli suggerirebbe di andare in vacanza e occuparsi dei nipotini, ma lui sente forte questa vocazione di volersi impegnare, anche a 82 anni”.