Silvio Berlusconi non sarà domani alla Giunta per le elezioni. Ai cronisti presenti a Palazzo Madama spiega perché: "Non andrò perché abbiamo presentato una memoria in cui si spiega che non possiamo considerare questi giudici imparziali ed obiettivi perché hanno espresso il loro pensiero in maniera pubblica e questo in un organo giurisdizionale non si può fare". Per il Cavaliere quella del processo Mediaset "e’ una sentenza politica fondata sul nulla. Sono sicuro che avrò giustizia davanti alla Corte europea".
Parlando di politica, e di PdL in particolare, spiega: “Vedo e leggo su agenzie e sui giornali che si parla di dissapori. Non c’e’ nulla di tutto questo. Oggi ho parlato per due ore con Alfano. C’e’ stato solo qualche contrasto interno. Hanno tanto detto che il nostro e’ un partito di plastica, senza interlocuzione. Invece abbiamo personalità autonome. Ma anche nelle mie aziende i collaboratori migliori sono quelli che hanno un rapporto dialettico con i loro superiori. Non ho mai amato coloro che sono sempre d’accordo col capo, anche quando ero in azienda, perché non sono bravi collaboratori". Dunque, “il PdL è assolutamente unito”, ha aggiunto B, “non ci sono dissapori”.
Silvio spiega che il PdL ha deciso di votare compatto la fiducia a Letta perché dal capo del Governo sono arrivate “assicurazioni sulle cose da fare” per il bene del Paese.
Dopo avere lasciato il Senato, Silvio Berlusconi e’ rientrato a palazzo Grazioli. Assieme a lui sono arrivati anche i big del partito. Tra i primi ad arrivare il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, Denis Verdini, Francesco Nitto Palma e Daniela Santanchè.
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