Il Presidente registra la loro ‘profonda condivisione di ansie’ e spera in una nuova ‘unita’ e coesione nazionale’. Il Papa ‘manifesta ancora una volta affetto’ per l’Italia e gli italiani ‘assicurando la sua preghiera in questo momento arduo e impegnativo per il Paese’. E in privato, nel ‘cordiale colloquio’ precedente il concerto, e durato 20 minuti, manifestano ‘preoccupazione per la pace’ e in particolare per il Medio oriente.
Comune sentire, al di la’ delle posizioni istituzionali, e sintonia, anche sull’onda delle cronache della crisi, dalla Siria, e delle violenze contro i cristiani, tra Giorgio Napolitano e Benedetto XVI. Comune sentire e sintonia grazie anche alla musica, a quel concerto per l’anniversario dell’elezione che il Presidente offre tradizionalmente al Papa e che e’ giunto alla sua quinta edizione. Un concerto ‘italiano in ogni aspetto’, come lo ha definito Napolitano, mentre Benedetto XVI ha rimarcato i ‘tanti segni’ del proprio ‘legame con la cara Italia’. Legami significati anche dalla presenza in sala del premier Mario Monti con la consorte, e di ministri, tra cui Andrea Riccardi, accanto a una schiera di cardinali, in primis il segretario di Stato Tarcisio Bertone, il decano Angelo Sodano e il vicario Agostino Vallini.
Subito dopo il colloquio privato, – entrati fianco a fianco nella gremitissima aula Paolo VI sul cui sfondo splende la Resurrezione di Fazzini appena restaurata, – e’ toccato al Presidente salutare con un discorso che ha sottolineato consonanze con il Pontefice anche sulla crisi, l’Europa e la prospettive etiche. E ha insistito sulla italianita’ del concerto, per i brani sacri di Vivaldi e Verdi, per la direzione del maestro Riccardo Muti. Al Maestro il Papa ha tra l’altro conferito anche una onorificienza: la Gran Croce di San Gregorio Magno.
Papa Ratzinger invece ha parlato alla fine, quando gia’ la musica aveva incantato l’uditorio grazie alla Orchestra e al Coro del Teatro dell’Opera di Roma. Il Pontefice, oltre a ribadire i tanti segni del proprio legame con la ‘cara nazione’ italiana, ha ringraziato di cuore per il concerto e per gli altri doni ricevuti dal presidente: un violino pregiato e uno spartito musicale della prima meta’ del 1800, la Messa solenne di Zimmerman. Melomane e pianista il Papa ha insistito anche sui valori della musica sacra nei due autori italiani.
L’italianita’ ha caratterizzato piu’ che gli altri anni l’evento, in coincidenza con le celebrazioni dei 150 anni dell’unita’ del Paese, alle quali il Papa in persona e la Chiesa italiana hanno partecipato con affetto. Applausi quando il Papa ha salutato Mario Monti, quando ha citato Coro e Orchestra, quando ha espresso affetto alla cara Italia. Monti e Benedetto XVI si riincontreranno domenica ad Arezzo, quando il premier accogliera’ il Papa nel 27.mo viaggio italiano del pontificato.
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