Si chiama Bond, ed e’ un braccialetto, anzi una coppia di braccialetti. Tu lo tocchi, e il tuo "lui" o la tua "lei" ti sentono. In qualsiasi parte del mondo. Bond e’ una rivoluzione modulare che si indossa. Ne tieni uno e dai l’altro a un amico lontano, a un partner in viaggio, per addolcire l’addio, colmare il vuoto lasciato dalla separazione.
"Il modo con cui comunichiamo e’ stato rivoluzionato dal cellulare. Ma una cosa che si e’ persa per strada e’ l’arte del tatto", ha detto a Wired Kwame Ferreira, CEO della start up che si divide tra Londra, Lisbona e Berkeley in California e che ha creato Bond. Quando lo tocchi, l’amico o l’amica avverte una sensazione tattile, "come un lieve solletico", spiegano gli sviluppatori di Kwamecorp, il team che ha creato anche il Fairphone, un cellulare ispirato ai concetti del Fairtrade che non danneggia individui o il pianeta.
L’agenzia di innovazione digitale che ha messo a punto il prodotto sta adesso cercando di rastrellare 150 mila dollari di finanziamenti per migliorarne il concetto e avviarne la commercializzazione.
Ogni Bond ha un sensore tattile, un Bluetooth, un motore a vibrazione, un Led e una batteria, piu’ un caricatore e un accelerometro. Il modulo e’ fissato con magneti a un braccialetto o a una collanina di gomma ecologicamente sostenibile proveniente dalle Amazzoni. Il gadget si collega anche con l’iPhone o l’Android. Se chi lo porta lo sfiora per un secondo, l’altra persona sente un "solletichino" di un secondo: piu’ o meno come la vibrazione di un cellulare.
I "contatti tattili" possono durare fino a cinque secondi e appaiono con colori diversi a seconda della durata del "solletico": un arcobaleno se si fa uno "swipe". Bond e’ accompagnato da un’app che visualizza i "contatti": cosi’ e’ possibile trasferire sullo smartphone una vera e propria "mappa delle emozioni". I finanziamenti consentirebbero agli sviluppatori della start up di miniaturizzare il modulo per arrivare a misure di 12 per 22 per sei millimetri (attualmente e’ piu’ grande), una scelta estetica ma anche mirata a moltiplicare le occasioni di uso: "immaginate a un concerto rock: potresti toccare il tuo cantante preferito", ha spiegato Ferreira.
Discussione su questo articolo