Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, addio. Lo scorso venerdì 12 dicembre è ufficialmente terminato il servizio al pubblico della sede diplomatica tricolore nella Repubblica Dominicana. Il 31 dicembre l’ambasciata cesserà ogni tipo di operazione e dal giorno dopo nell’isola dei Caraibi non esisterà più alcun presidio istituzionale italiano.
La situazione è a dir poco tragica. La confusione è totale. Che succederà dal primo gennaio in poi? Al momento non ci sono notizie ufficiali. Per capire meglio cosa accadrà, bisognerà attendere almeno dopo le feste. Secondo quanto ci risulta, persino il ministero degli Esteri ancora non ha le idee chiare sul futuro. Ciò che si sa ormai da tempo, è che gli italiani della RD dipenderanno dall’ambasciata d’Italia a Panama. Sappiamo anche che all’interno dell’ambasciata dell’Unione Europea in Repubblica Dominicana ci sarà un funzionario italiano che dovrebbe occuparsi della comunità italiana dell’isola. Ma restano tanti interrogativi. Per rinnovare un passaporto, un italiano dovrà viaggiare a Panama? Al momento pare proprio sia così. E per registrare la nascita di un figlio? Per certificare una firma?
Lo stesso ambasciatore italiano a Panama, che abbiamo contattato, spiega di non avere ancora ricevuto dal ministero i dettagli per quanto riguarda deleghe e incarichi. Siamo alla follia.
Già da un paio di settimane, dunque, stop al servizio al pubblico da parte dell’ambasciata, con le conseguenze immaginabili. Paradossale che in questa situazione si sia comunqu celebrata la Giornata dell’Emigrante Italiano nella RD.
Intanto gli ultimi giorni di attività dell’ambasciata hanno visto una situazione tragicomica. Decine e decine di persone, centinaia in qualche caso, a fare la fila fuori dall’ingresso della sede diplomatica, per poi magari essere rimandate a casa. A causa dei turni ridottissimi, a tanti veniva sbattuta la porta in faccia, nonostante la lunga attesa. Su una fila di duecento persone, ne entravano a malapena una decina o poco più.
La foto che pubblichiamo, allegata a questo articolo, non rispecchia la realtà: la realtà era peggiore. Fino a giovedì è stato davvero un disastro. L’ultimo giorno, venerdì, il numero delle persone era già diminuito: ormai la speranza di poter accedere all’ambasciata era praticamente nulla.
NEL VIDEO QUI SOTTO ALCUNI MINUTI DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DELL’AMBASCIATA
Al momento, la gente non sa dove sbattere la testa. Ci sono casi di connazionali che hanno perso il passaporto e non sanno come fare; ci sono bambini nati da coppie formate da cittadini italiani e dominicani che non sanno come poter registrare il proprio figlio. La situazione è davvero grave.
In tutto questo caos, gli italiani residenti nella RD parlano. Le voci corrono. L’ultima prelude alla possibilità che l’ambasciata possa riaprire tra sei mesi. Sarà davvero così? Abbiamo i nostri dubbi, anche perché dal ministero degli Esteri hanno sempre negato questa ipotesi. Eppure se ne parla comunque. Sembra infatti che il governo dominicano si sia svegliato e in qualche modo stia facendo pressioni sul governo italiano affinchè l’Italia non abbandoni terra dominicana. Ricordiamo che il presidente della Repubblica Dominicana, Danilo Medina, ha svolto di recente un viaggio a Roma, ma sembra non sia riuscito a parlare con alcun rappresentante del governo italiano. Se questo fosse vero, perché l’Italia non ha ricevuto come si deve un capo di Stato? Un atteggiamento sbagliato, perché i rapporti fra i due Paesi sono forti e di consolidata amicizia.
E poi c’è il Comites: se dovesse davvero riaprire l’ambasciata a Santo Domingo, allora dovrebbe tornare anche il Comitato degli italiani all’estero, cancellato con la chiusura della sede diplomatica. Se questo dovesse accadere, le elezioni del Comites a Panama sarebbero tutte da rifare. E bisognerebbe anche pensare a quelle per Santo Domingo.
Insomma, nonostante la gravità della situazione, il governo italiano continua a non rispondere nei dettagli e a parlare della situazione in generale, senza entrare nello specifico. Intanto italiani e dominicani vengono abbandonati a se stessi da parte dello Stato italiano. Questo, mentre la Repubblica Dominicana è considerata la prima economia dei Caraibi, mentre sempre più connazionali decidono di trasferirsi sull’isola in maniera definitiva, mentre la RD resta fra le destinazioni più amate dai turisti italiani. La politica italiana ha giudicato folle la scelta di chiudere, eppure il governo guidato da Matteo Renzi va avanti.
L’errore non sarà stato anche di quegli eletti che non sono riusciti a rappresentare degnamente gli italiani all’estero? Quanto contano caparbietà e autorevolezza nello svolgere il proprio mandato parlamentare? A che, e a chi serve il ruolo se non si è capaci di ottenere il giusto e di far valere il diritto? Domande retoriche.
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