Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha aperto gli Stati generali della lingua italiana nel mondo a villa Madama, a Roma. “E’ una giornata dedicata alla nostra lingua. Parlare della lingua significa parlare di qualcosa che è in ciascuno di noi. Non a caso si parla di lingua materna, di lingua madre”, ha detto il capo della diplomazia italiana.
“Si può elogiare la lingua italiana – ha continuato -, oggettivamente ha oggi un peso rilevante. Siamo al 21esimo posto nel mondo tra chi parla italiano, ma l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo, dopo inglese, spagnolo e cinese. L’italiano è più studiato del francese nel mondo. Dobbiamo chiederci come mai. La nostra lingua ha un ritmo musicale ed è spesso associata alla bellezza. La nostra letteratura è conosciuta in tutto il mondo. Ma l’italiano è arrivato nel mondo anche grazie all’emigrazione”.
“L’italiano è apprezzato, diffuso, studiato, piace. Cosa dobbiamo fare? Mantenere la viva la nostra lingua. Conoscerla e preservarla. Quando muore una lingua scompare una memoria, una cultura. C’è una responsabilità fondamentale: gli insegnanti hanno un compito essenziale e di assoluto prestigio nella nostra società. C’è anche la responsabilità dei comunicatori, dei giornalisti. Anche la politica ha una responsabilità nell’uso dell’italiano”, che è anche “veicolo di politica estera”.
“L’italiano è diffuso in aree strategiche. Questo è fondamentale: permette alle nostre aziende una più facile compenetrazione economica. L’italiano è anche veicolo di politica economica. Pensiamo al settore della moda. L’italiano accompagna l’Italia nell’export. L’italiano è economia e non solo cultura. L’Italia è una potenza culturale”. “Anche nello sport troviamo l’italiano. È vivo anche in questo mondo”.
SFRUTTARE POTENZIALE RETE
“Viviamo una rivoluzione tecnologica continua. Tutto sta cambiando verso orizzonti nuovi. Dobbiamo allora preservare in modo strutturato la nostra LINGUA e in modo sistemico. Dobbiamo collegare chi utilizza l’italiano. Sfruttare il potenziale della rete”.
RILANCIARE SCUOLE ALL’ESTERO
“Le scuole italiane all’estero vanno rilanciate. Sarà un mio impegno come ministro”.