Con 13 voti a favore, 6 contrari e 2 astensioni – tutto a scrutinio segreto – il Comitato per il patrimonio dell’Unesco (21 membri) ha recepito la proposta dell’Autorita’ Nazionale Palestinese (Anp) – presentata con procedura d’urgenza – di includere la Chiesa della Nativita’ e il Percorso del Pellegrinaggio a Betlemme tra i siti Patrimonio mondiale dell’Umanita’. E’ la prima volta in assoluto per un monumento situato nei Territori Palestinesi (Cisgiordania) e la decisione apre un nuovo caso politico dopo l’ingresso, l’ottobre scorso, della Palestina nell’organismo Onu per Scienza, Educazione e Cultura. Un avvenimento che gia’ allora provoco’ il forte dissenso sia degli Usa sia di Israele.
I Palestinesi avevano presentato la domanda al Comitato dell’ Unesco – riunito in questi giorni a San Pietroburgo – motivando la ‘procedura d’urgenza’ con lo ‘sfacelo e il degrado’ del sito, come conseguenza tra l’altro delle imposizioni ‘delle forze di occupazione’ israeliane. Israele – che non aveva obiezioni di principio all’iscrizione del sito nel Patrimonio mondiale – si e’ opposto pero’ alla procedura d’urgenza sostenendo che la richiesta in quei termini poteva lasciare intendere una sua mancanza di protezione della Chiesa. La decisione di oggi e’ stata accolta con soddisfazione dai Palestinesi che si sono detti ‘orgogliosi’. ‘Profondamente delusi’ invece gli Usa. ‘Il popolo palestinese – ha commentato Hanan Ashrawi a nome del comitato esecutivo dell’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) – accoglie con gioia questa decisione, come un momento di orgoglio nazionale e una conferma dell’unicita’ e della ricchezza della propria identita’ e del proprio retaggio’. Questo sito ‘e’ sacro per tutti i cristiani’ – ha invece commentato l’ambasciatore Usa a Parigi, David Killion, dove ha sede l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura – e l’Unesco ‘non dovrebbe essere politicizzato’. Poi ha rilevato che la procedura d’urgenza usata per l’iscrizione della Chiesa dovrebbe essere adottata per principio solo per i siti minacciati di distruzione.
Il primo ministro palestinese Salam Fayyad – citato dal sito Ynet – ha osservato che la decisione dell’Unesco rafforza la determinazione dei Palestinesi di agire per lo creazione di uno stato indipendente entro i confini del 1967. Dal governo israeliano non e’ giunta oggi alcuna reazione in quanto le sue attivita’ cessano di norma nell’imminenza del riposo sabbatico. L’iscrizione ratificata oggi a San Pietroburgo comprende la Chiesa della Nativita’ – risalente all’imperatore romano Costantino nel IV secolo e restaurata nel VI secolo sotto Giustiniano – tre monasteri vicini ed il Percorso del Pellegrinaggio. Si calcola che i visitatori a Betlemme nel 2011 siano stati circa due milioni.
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