Il presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, On. Ricardo Merlo, esprime in una nota “sgomento per l’attacco di Dacca e immenso dolore per tutte le vittime della strage in Bangladesh”. “Tra queste – ricorda il deputato eletto all’estero – ci sono 9 italiani che viaggiavano in quel paese per lavoro, che portavano alto il nome dell’Italia che produce; che nelle comunità in cui si erano inseriti avevano portato oltre che il lavoro, la cultura, la civiltà italiana, anche assistenza alle popolazioni locali, come faceva ad esempio Claudia Maria D’Antona”.
“Oggi, non possiamo più ignorare che in alcune parti del mondo gli italiani stiano diventando bersaglio di una violenza insensata. Il MAIE – prosegue Merlo – chiede al Governo di rafforzare le misure di sicurezza a protezione dei nostri connazionali all’estero".
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"Il nostro abbraccio fraterno e commosso – conclude il presidente del MAIE va a tutti i familiari delle 10 vittime: purtroppo, infatti, questa follia ha falciato anche la vita del bimbo che la povera Simona Monti portava in grembo".
IL POST Ricky Filosa, coordinatore del MAIE Centro America e Caraibi, sul proprio profilo Facebook scrive: “Provo una grande tristezza nel cuore. Il mio pensiero è inchiodato ai 9 italiani uccisi a Dacca durante l’ennesimo attentato terrorista. Vite stroncate, #italianiallestero che avevano lasciato il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore, invece hanno trovato la morte. Il dolore è davvero grandissimo. Cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime. Distruggiamo l’Isis prima che distrugga noi”.
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