Sulla Grecia "il Pd avrebbe dovuto guidare le forze socialiste su una posizione diversa da quella della Merkel e dei conservatori. Nella fase pre referendum greco, il governo italiano ha commesso l’errore molto grave di non aver giocato questo ruolo". Lo afferma l’ex capogruppo del Pd Roberto Speranza in una intervista al Corriere della Sera: "Mi auguro che nelle ultime ore l’Italia, insieme alla Francia, possa superare il muro dell’austerità imposto dai conservatori, che rischia di portare l’Europa in un vicolo cieco. Sull’immigrazione, poi, non mi interessa un partito che fa la gara con Salvini a chi ha le ruspe più grandi per asfaltare di più. Mi interessa una cultura politica che parta dall’integrazione".
Fuori la sinistra del Pd, dentro i nuovi "responsabili" di Verdini? "Sarebbe una scelta folle" afferma Speranza, che sottolinea: "Io sono convinto che la minaccia irricevibile di una scorciatoia, in cui si sostituisce la sinistra del Pd imbarcando transfughi come Verdini e D’Anna e qualche altro trasformista di FI, non sia l’idea di Renzi. Rinunciando a un’area che questo partito lo ha fondato, il Pd sarebbe più debole nell’affrontare la sfida del governo".
Sul gruppo a sostegno delle riforme annunciato dal senatore Vincenzo D’Anna commenta: "Un ruotino di transfughi di Forza Italia guidati da Verdini e D’Anna, come arma per evitare la discussione con chi rappresenta una posizione diversa? Se la sinistra Pd venisse marginalizzata, il partito cambierebbe radicalmente natura". E aggiunge: "Ho letto frasi inquietanti. Il grande partito riformista renziano rischia di non essere più il Pd. Il grande soggetto del centrosinistra in Italia non può essere il partito dove c’è dentro tutto e il contrario di tutto e dove scompaiono i confini tra destra e sinistra".
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