Arriva finalmente una buona notizia per i primi cittadini alla guida dei comuni italiani: con un emendamento presentato in commissione Bilancio al Senato, sono stati sbloccati 800 milioni di euro che, grazie ad un accordo gia’ raggiunto tra Governo, Regioni e Anci, arriveranno ai comuni per il tramite delle Regioni. ‘Non cambia nulla sui nostri bilanci ma si potranno sbloccare pagamenti alle imprese", commenta soddisfatto il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, il quale spiega come, grazie a queste risorse, già dal 2012 potranno essere allentati gli obiettivi del Patto di stabilità imposti ai comuni. "Faccio il mio plauso al Governo e alle Regioni – dice Delrio – all’interno di un provvedimento, quello sulla spending review, che non ci soddisfa affatto, questa è una buona notizia". "Non sono trasferimenti – spiega il responsabile Finanza locale dell’Anci, il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli – ma, almeno in parte, soldi che i comuni avevano già. L’emendamento è senz’altro positivo e raccoglie una iniziativa di mitigazione del Patto di stabilità promossa dall’Anci e accolta dalle Regioni. Siamo soddisfatti anche se erano state già le Autonomie a muoversi sulla base dell’intesa siglata. Restano tuttavia le moltissime nebbie sul futuro dei nostri bilanci in ragione del taglio che ci verrà inflitto dalla spending review". "Le norme che vanno nel senso di alleggerire gli obiettivi di patto – conclude Castelli – sono tutte da valutare positivamente. Ci attendiamo, cosí come convenuto in occasione dell’intesa tra Regioni e Comuni, che le Regioni contribuiscano adeguatamente all’ulteriore alleggerimento del Patto di stabilità".
Sull’emendamento, tuttavia, e’ gia’ partito l’attacco della Lega e dell’Idv. ‘Il governo dei Professori fa il gioco delle tre carte. In teoria concede 800 milioni ai Comuni, prendendone 300 dai fondi già destinati ai Comuni stessi e quindi in realtà ne da solo 500. Lo scandalo è che questi 500 vengono tolti dal fondo per i rimborsi fiscali alle aziende", accusa Massimo Garavaglia della Lega Nord. ‘E’ un gioco delle tre carte che avrebbe fatto impallidire la finanza creativa del ministro Tremonti", critica Alfonso Mascitelli dell’Idv. E, dopo la ‘tregua’ di ieri, si registra oggi una nuova fiammata polemica tra le Province e il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.
Intanto proseguono le critiche dell’Anci alla spending review: ‘I minori trasferimenti, il gettito Imu inferiore alle attese e il fatto che i cittadini fanno piú fatica a pagare le tariffe provocano un risultato terrificante che va risolto, compensando i tagli rispetto al gettito reale. Tra l’altro i tagli sono già avvenuti ma il gettito dell’Imu deve ancora arrivare e questo provoca un evidente deficit di liquidità per molte amministrazioni’, osserva il presidente Delrio. Il quale e’ soddisfatto per le parole del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, secondo il quale gli enti locali sono i piu’ colpiti dal declino degli investimenti. ‘Sono parole che si commentano da sole’, osserva Delrio.
Quanto alle Province, quest’ultime sono tornate all’attacco sul fronte dell’allarme che riguarda l’inizio dell’anno scolastico: dal 2005 al 2011 le risorse impegnate dallo Stato per l’edilizia scolastica sono state pari a zero, ha denunciato oggi il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, nel corso di una conferenza stampa. In quegli anni sono stati destinati alle scuole, dallo Stato, solo 227 milioni con il Patto per la sicurezza. E Castiglione ha lanciato un altro allarme: ‘I tagli alle Province sono tali da mettere a rischio i servizi essenziali ai cittadini e da fare prefigurare la messa in mobilità dei dipendenti delle Province’. Infine uno scambio di battute a distanza c’e’ stato tra l’Upi e il ministro dell’Istruzione Profumo. Da Ischia, dove partecipava ad un convegno, quest’ultimo, riferendosi alle Province, ha detto che ‘il loro vero obiettivo e’ conservare alcune cose cosi’ come sono’. ‘Spiace che il ministro Profumo, con cui ieri c’è stato un incontro serio e costruttivo, scelga di attaccare le Province’, e’ stata la replica di Castiglione.
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