Migliaia di persone, in una inedita alleanza tra statali e indignados, hanno invaso le strade di Madrid nella notte tra sabato e domenica, per protestare contro le durissime misure varate dal governo di Mariano Rajoy. Ci sono stati scontri con la polizia, una decina di fermi, nella marcia spontanea che a Madrid ha visto i manifestanti passare davanti alla sede del Pp al governo e quindi del Psoe, ora all’ opposizione. La rabbia non cala in Spagna mentre continuano ad emergere nuovi dettagli del piano di austerità di Rajoy e delle sue numerose ‘stangate’. Oltre 13 miliardi nel 2012, quasi 23 miliardi nel 2013, 20 miliardi nel 2014. E’ quanto il Governo spera di incassare con la supermanovra annunciata venerdí, indica un documento pubblicato forse non a caso in inglese sul sito del Ministero dell’ Economia. Com’è noto sono 65 i miliardi da risparmiare entro il 2014, 22 dei quali, secondo i calcoli del ministero delle Finanze, li dal solo aumento dell’IVA. Una stangata che oltre a indignados e statali, ha messo l’industria culturale sul piede di guerra. I biglietti di cinema, teatro e concerti vedranno l’Iva salire del 13% dal primo settembre. "Applicare questa misura adesso significa seppellire il cinema in Spagna", ha dichiarato il presidente dell’ Associazione dei Produttori, Pedro P‚rez, prevedendo un aumento del prezzo dei biglietti che allontanerà il pubblico dalle sale.
Stessa sorte per il mercato della musica: dischi e concerti più cari saranno "l’ ultimo chiodo alla bara delle musica registrata", assicura oggi a El Pa¡s il presidente di ProMusicae, Associazione dei produttori discografici.
Il sovrintendente del Teatro Real di Madrid, il belga Gerard Mortier, si dice ‘spaventato’ dall’aumento dell’Iva. ‘La cultura è il pane dell’anima’, spiega Mortier a El Mundo, e deve essere tassata come i prodotti alimentari di base, non come il lusso. Il Governo, convinto che i consumi non diminuiranno, pensa di potere incassare, gi da quest’ anno, 2,3 miliardi di euro, nonostante i quasi tre milioni di statali non avranno pi£ la tredicesima (recuperabile nella migliore delle ipotesi nel 2015). Contrariamente al governo, le previsioni degli analisti sulle pagine della stampa economica parlano di un possibile calo dei consumi del 2% nel prossimo anno. In attesa dei reali effetti della manovra, la marcia spontanea che ha attraversato Madrid ieri notte ed è stata imitata (anche se in scala minore) a Barcellona e a Valencia. Organizzata in poche ore sui social network nel miglior stile indignados, la marcia madrilena ha bloccato il centro della capitale per finire alla Puerta del Sol: catalizzatore ormai non solo delle proteste del movimento nato il 15 maggio dell’anno scorso, ma anche del forte aumento del malessere che attraversa ormai tutti i settori della societ spagnola.
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