Fra i paesi dell’area piu’ impegnati sulla crisi siriano saranno rappresentati anche il Qatar, che preside la Lega Araba, la Giordania e l’Arabia Saudita. L’incontro si terra’ alla vigilia di una Conferenza internazionale sulla lotta contro il terrorismo in programma sempre a Istanbul giovedi sotto la presidenza del segretario di stato Usa Hillary Clinton.
La riunione sulla Siria, a porte chiuse, interviene in una fase di rinnovata tensione sul terreno, a 10 giorni dalla strage di Houla, costata la vita a 108 civili per la meta’ bambini, attribuita a milizie vicine al regime di Damasco. Il governo del presidente Bashar el Assad nega di esserne responsabile.
L’ipotesi di un intervento militare internazionale sul modello libico pare per il momento scartata, anche per l’opposizione in seno al consiglio di sicurezza Onu di Cina e Russia. Nei giorni scorsi per l’Italia Terzi ha proposto fra l’altro un inasprimento delle sanzioni contro i vertici del regime di Damasco e un maggiore coinvolgimento della Corte Penali Internazionale. Secondo alcune fonti diplomatiche la Turchia potrebbe premere durante la riunione di Istanbul per un riconoscimento internazionale del Consiglio nazionale siriano (Cns), ma non sembra esserci al momento consenso su questo punto anche per le divisioni emerse in seno all’opposizione siriana, fra fronte ‘interno’ e rappresentanti all’estero, in particolare in Turchia.
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