Una lode incondizionata alla polizia per non aver mostrato i muscoli, e perché "la linea di condotta delle forze di Polizia non è un inedito né il frutto di opachi compromessi, ma di una scelta strategica e tattica: il mantenimento dell’ordine pubblico deve guardare a tutti gli attori in gioco, primi tra tutti i manifestanti pacifici". Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in una informativa alla Camera sugli incidenti del 1 maggio per l’inaugurazione di Expo, assicura che "l’azione intelligente delle forze di polizia ha impedito agli antagonisti di raggiungere il proprio scopo, che era quello di estendere l’area della devastazione all’intero centro storico milanese, colpendo sedi strategiche come la Borsa, piazza della Scala, la Camera di Commercio ed altri siti".
Detto questo, però, Alfano spiega che "è giunto il momento che vengano adottate misure risolutive, nel pieno rispetto delle libertà costituzionali, in un saggio bilanciamento dei diritti fondamentali con quello alla sicurezza. E’ in questa direzione che si collocano le disposizioni che verranno inserite nel provvedimento di legge sulla sicurezza delle città che il governo si accinge a varare".
Il responsabile del Viminale assicura: "Terremo alta l’attenzione contro ogni forma di minaccia, ma resta il fatto che troppe volte le manifestazioni di protesta vengono attraversare da fermenti distruttivi che, oltre a deviare il dissenso verso esiti violenti, seminano sentimenti di sfiducia e di inquietudine profonda. Puntiamo ad estendere anche ai professionisti delle violenze di piazza l’arresto differito previsto ora solo per facinorosi degli stadi e limitare la proliferazione di cortei che diventano occasione di tafferugli".
Tornando alla infausta giornata del 1 maggio, Alfano in aula alla Camera ha snocciolato i dati della vergogna: il "bottino" ufficiale delle devastazioni del 1 maggio a Milano è stato dunque di 27 automobili bruciate, altre 17 danneggiate, 13 feriti fra le forze dell’ordine di cui 7 carabinieri e 6 poliziotti. Dieci le banche danneggiate. Secondo i numeri del ministero dell’Interno, 6 sono state le persone in stato di fermo di cui 5 arrestate, mentre 14 cittadini greci e 5 francesi sono stati denunciati. Secondo Alfano "pare anche emergere, a carico almeno di uno di loro, un collegamento con le frange violente dei No Tav". Protagonisti degli scontri "sono stati circa un migliaio di tute nere che si erano infiltrate nella manifestazione indetta dalla confederazione unitaria di base".
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