Daniela Santanchè, pasionaria azzurra, intervenuta ad Agorà Estate su Rai3, commenta la decisione di Francesca Pascale, fidanzata di Silvio Berlusconi, di iscriversi all’Arcigay: per la deputata di Forza Italia si tratta di “un segnale personale e una scelta individuale. Io non mi iscriverei all`Arcigay perché è come se dovessi iscrivermi alla Fiom o alla Cgil per difendere i lavoratori o come se dovessi iscrivermi a Magistratura democratica per avere una giustizia libera. Ma ognuno è libero. La mia non è una critica".
A proposito di riforme: “Che ci sia un dibattito interno al partito sulla riforma del Senato e’ vero. Ma a quella parte che non e’ d’accordo oggi chiedo: se facessimo saltare il banco, cosa risolveremmo per gli italiani? Berlusconi ha sempre voluto fare questa riforma. Sono certa che il voto sulla riforma per quanto riguarda Forza Italia c’è e ci sarà".
”E’ giusto che le regole del gioco siano condivise. Ma l’importante e’ che i patti vengano rispettati. Spero che tutti saremo uomini di parola e non quaquaraqua”. ”Esiste un accordo Berlusconi-Renzi sulla riforma del Senato e sulla legge elettorale – prosegue Santanche’ -. E su questo dobbiamo andare avanti. Renzi ha sempre detto che il patto e’ con Berlusconi, pertanto se si deve cambiare qualcosa tutti devono essere d’accordo”.
Santanchè vorrebbe comunque “che finisse questo dibattito sulle riforme, gli italiani non mangiano con le riforme della legge elettorale e del Senato. Gli italiani hanno altri problemi. Lo dico anche a Forza Italia: finiamola. Facciamo velocemente queste riforme e poi passiamo all’opposizione vera sui temi economici".
Parlando del M5S: “Grillo e il Movimento 5 Stelle hanno capito di essere fuori dai giochi. Si sono presentati come quelli che volevano cambiare tutto ma quando poi esiste effettivamente la possibilità di realizzare un grande cambiamento in materia di assetto dello Stato, si fanno trovare impreparati. Casaleggio più di Grillo, Di Maio più di altri hanno capito tutto ciò. E questo in atto è il loro tentativo disperato di salvare il salvabile".
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