Due ragazze rumene di 21 e 28 anni sono state obbligate a prostituirsi per anni da un loro connazionale. Le giovani venivano violentate e picchiate se non facevano ciò che l’uomo ordinava loro. La 28enne, disperata per questa vita d’inferno, stanca dei continui soprusi, ha chiesto aiuto alla Polizia una volta fuggita. E così sono scattate le indagini.
Nel luglio 2010 l’aguzzino l’aveva portata in Italia e segregata in una baracca di un campo nomadi a Roma, dove l’uomo viveva con la moglie ed il fratello. Li’ era iniziato un vero e proprio incubo. La ragazza, a suon di botte e di minacce era costretta a prostituirsi in strada e a consegnare tutto il "guadagno". Nel campo nomadi, doveva inoltre subire continue violenze sessuali da parte del suo "sfruttatore".
Lo sfruttatore, un rumeno di 51 anni, conosciuto come ‘Medaglion’, gia’ sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria dal 2009 per gli stessi reati, è stato arrestato ieri dalle forze dell’ordine. Il blits è scattato ieri mattina; gli investigatori hanno passato al setaccio il campo nomadi di via del Baiardo, riuscendo a rintracciare l’uomo in una delle baracche. Nonostante il tentativo del rumeno di sottrarsi al controllo, gli agenti sono riusciti a bloccarlo. Nel suo alloggio, nascosta sotto una coperta, gli investigatori hanno trovato un’altra ragazza rumena di 21 anni, in forte stato di agitazione. Il 51enne è stato sottoposto al fermo di indiziato di delitto per induzione, favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione e per violenza sessuale.
La 21enne presente nella baracca era stata "acquistata" in Romania per 1.500 euro: anche lei era stata costretta a prostituirsi. Ora si cercano altre eventuali ragazze sfruttate dall’uomo.
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