Il Paese si spacca in due quando si parla di gestione dei rifiuti e di raccolta differenziata. A fronte di un nord che sfiora il 60%, il centro e il sud si muovono intorno al 30%. Anche se l’aumento della produzione di spazzatura ci ritrova uniti: in Italia siamo arrivati a 32,5 milioni di tonnellate all’anno. E comunque il dato di fondo e’ che 15 milioni di tonnellate di tutta questa roba le smaltiamo ancora in discarica. E’ questo il quadro fornito dal rapporto rifiuti dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), edizione 2012, sulla base dei dati relativi al 2010.
DIFFERENZIATA E PAESE A 2 VELOCITA’: la media di differenziata e’ stata di 189 kg per abitante. Tra le regioni piu’ attive il Veneto con una percentuale del 58,7%, seguita dal Trentino Alto-Adige (57,9%) e dal Piemonte (50,7%). Al centro prima le Marche con 39,2% (+9,5%); segue la Toscana (36,6%), l’Umbria (32%) e il Lazio (16,5%). Al sud, in Campania la differenziata arriva al 32,7% (con picchi oltre il 50% a Salerno e ad Avellino); Napoli ha raggiunto il 26,1% (+1,7). Anche le medie pro-capite evidenziano le differenze, al nord sono riciclati 262 kg per abitante, 166 kg al centro e il sud ‘per la prima volta’ supera i 100 kg.
AUMENTA LA PRODUZIONE: i rifiuti urbani raggiungono 32,5 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,1%. Una crescita che e’ ‘in controtendenza rispetto alla leggera contrazione degli anni passati’. In media ogni italiano ha prodotto 4 kg di rifiuti urbani in piu’. Al top per incremento si trovano le regioni del centro (piu’ 1,9%), seguite da quelle settentrionali con piu’ (1,3%), poi le meridionali (piu’ 0,4%). Nelle regioni centrali ogni abitante ha prodotto 9 kg di rifiuti in piu’ (3 kg in piu’ per i settentrionali e 2 kg al sud). Prima per produzione pro-capite e’ l’Emilia Romagna con 677 kg; segue la Toscana (670 kg a testa), la Val D’Aosta (623 kg), la Liguria (613 kg) e il Lazio (599 kg). I Lucani hanno la produzione piu’ bassa con 377 kg pro-capite. Anche la Campania aumenta la produzione di 11 kg arrivando a 478 kg.
TROPPA DISCARICA: per l’Ispra e’ ‘ancora troppo corposo il ricorso alla discarica come forma di smaltimento’; ci finiscono 15 milioni di tonnellate (meno 3,4%, pari a 523.000 tonnellate, rispetto all’ultimo dato). Le discariche per rifiuti non pericolosi sono 211 (meno 18 rispetto al 2009), 9 in meno al nord, 10 al sud, e una in piu’ al centro. Gli impianti di incenerimento operativi sono 50, per 5,2 milioni di tonnellate bruciate (16,1% del totale dei rifiuti prodotti). Il 56% di questi sono al nord (56%); in particolare, ce ne sono 13 in Lombardia e 8 in Emilia Romagna. Al centro operano 13 impianti, 9 al sud.
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