I dati dei primi due mesi dell’anno confermano un’inversione di tendenza per il Made in Italy ceramico oltreoceano: +15,9% in volume e +11,9% in valore per le piastrelle italiane esportate in Usa.
Il più importante mercato extra Ue per la nostra manifattura prova a scrollarsi di dosso la flessione degli ultimi due anni ritornando ai livelli di inizio decennio, con una flessione sia della produzione domestica sia delle importazioni.
“L’Italia si conferma primo fornitore per valore, con 707 milioni di dollari esportati nel 2024 pari al 29,2% del totale, e registra la migliore performance tra i competitor – spiega a Il Sole 24 Ore il presidente della Commissione Fiere e Attività promozionali di Confindustria Ceramica, Emilio Mussini -. L’Italia è anche l’unico Paese europeo con una presenza industriale consolidata sul suolo americano, strategica in epoca di dazi e politiche di reshoring”.
Le cinque fabbriche tricolori controllate da Panariagroup, Iris, Del Conca, Florim e Atlas Concorde hanno realizzato negli Usa lo scorso anno 450 milioni di dollari di fatturato: il 32,5% dell’intera produzione Usa.
“Serviamo anche il Canada dal nostro stabilimento in Tennessee da 6 milioni di mq – spiega Marco Mularoni, presidente Del Conca Usa -. Il 2025 è partito con ritmi più lenti, ma Coverings ci sta sorprendendo: l’agenda è piena e i clienti ci sono”.