Matteo Renzi, a Porta a Porta, ha spiegato che fino a poco tempo fa non pensava a un suo ruolo diretto per ciò che riguarda la segreteria del partito, ma poi ha cambiato idea dopo avere visto “che il Pd, nei primi passi del governo, è rimasto un po’ alla ruota del Pdl ad esempio sulla questione Imu che è una battaglia che è stata vinta dal centrodestra. Il centrosinistra deve trovare stimoli, entusiasmo e coraggio: pensavo non servisse un mio ruolo diretto, invece il ricambio serve". "Se fare allo stesso tempo il sindaco di Firenze ed il segretario del Pd? Per me sì, poi vediamo quando si fa il congresso. Perchè, se continua così, si fa il congresso molto dopo le elezioni a Firenze".
Renzi avverte: “D’Alema votera’ Cuperlo. Tutto questo gioco di chi appoggia chi, agli italiani non interessa nulla. Gli italiani vogliono altro. Se chi andra’ alle primarie ritiene che fino adesso il Pd e’ andato bene, allora non mi votino, ma se vogliono cambiare qualcosa veramente nel partito, mi appoggino pure". "Gli italiani hanno bisogno di una tregua: se il Pd vuole cambiare le cose io ci sono. Altrimenti glielo lascio a loro".
Il leader dei rottamatori, che si candida appunto alla segreteria del Pd, invita il presidente del Consiglio ad avere “più coraggio”: “su alcune cose Letta ha fatto dei primi passi, ma serve più coraggio. Il problema è il Paese. Una cosa è dire che serve la stabilità, altra cosa è l’immobilismo". "In questo momento in cui Grillo sta sui tetti e il Pdl e’ alle prese con la decadenza di Berlusconi, noi possiamo occuparci dell’Italia".
"Suggerirei a tutti di non salire sul carro, nella tradizione di Firenze di carro ce n’e’ uno che a Pasqua viene fatto esplodere…". Con questa battuta Matteo Renzi ha commentato l’endorsement di numerosi esponenti del Pd che nelle ultime settimane hanno dichiarato di sostenerlo. Renzi, tra i vari nomi di dirigenti del Pd che sono stati citati, ha solo escluso che Fioroni sia tra i suoi sostenitori: "No, Fioroni l’avete deciso voi, a me non risulta".
A proposito della vicenda Berlusconi, Renzi ha detto: “in qualsiasi Paese al mondo Berlusconi sarebbe gia’ andato a casa di suo, e’ un dato di fatto, poi e’ libero di pensare che e’ una ingiustizia" ma il punto e’ che "la legge e’ uguale per tutti”, altrimenti “diamo un messaggio devastante".
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