Ultima settimana d’agosto. Anche l’estate 2013 sta per concludersi. Per molti è già finita: appena qualche giorno di ferie e poi di nuovo alle prese con il lavoro e le fatiche quotidiane. Per tantissimi altri italiani non è mai neppure iniziata davvero: per tutti quelli che sono rimasti a casa perchè per andare in villeggiatura ci vogliono i soldi e soldi non ce ne sono; per chi è rimasto senza lavoro; per quei giovani che di questo passo invecchieranno nelle case dei propri genitori, mantenuti a vita da mamma e papà. Difficile pensare positivo in quest’Italia che non offre nulla di buono alle nuove generazioni, nessuno sbocco professionale, nessun riscatto sociale, nessun sogno dorato che non si dissolva da svegli.
Per altri italiani l’estate inizia adesso. In ferie a fine agosto, quando viaggiare costa meno, quando voli e hotel hanno prezzi scontati, quando per muoversi non è necessario rinunciare a un occhio della testa. Vita non facile, per i comuni cittadini. Ma la vita è bella per i nostri parlamentari: per loro le vacanze estive sono iniziate ormai diverse settimane fa e dureranno ancora un bel po’: località turistiche esotiche, le più affascinanti mete italiane, e migliaia di euro depositati sul proprio conto corrente senza fare un tubo per quasi due mesi (le malelingue sostengono che in realtà i nostri non fanno un tubo durante tutto l’anno…). C’è chi può e chi non può: loro, direbbe qualcuno, può.
ItaliaChiamaItalia, i nostri più affezionati lettori lo sanno bene, non si è fermata un attimo. Noi siamo quell’informazione che non va in vacanza. Quale vacanza può esistere per chi ha l’ambizione di essere sempre presente, per chi ha scelto come una missione di raccontare la vita politica, sociale, economica dei giorni che viviamo? Siamo quel quotidiano online che non ha mai ricevuto un solo centesimo di contributo pubblico ma che garantisce il servizio alle migliaia di lettori che quotidianamente ci seguono con interesse e affetto. Noi siamo quel giornale che va avanti grazie alla passione di una squadra giovane e dinamica che non molla, non vuole mollare, mai. Siamo volontariato puro, energia, impegno e costanza. Siamo il coraggio di inseguire un sogno, all’ennesima potenza. E, fanculo la modestia, siamo i numeri uno in quel che facciamo, i numeri uno soprattutto nell’informazione che riguarda gli italiani nel mondo. Non fosse altro per il fatto che noi non abbiamo tutti quei quattrini – in qualche caso si tratta di centinaia di migliaia di euro, se non milioni – che hanno invece altre testate giornalistiche.
Gli italiani nel mondo ad agosto lavorano come sempre: perchè soltanto il nostro Paese chiude per ferie nell’ottavo mese dell’anno, come se per magia l’universo di fermasse. E invece così non è. Il mondo continua a girare e i problemi da risolvere restano tutti sul tavolo.
A quei lettori oltre confine che anche in questi giorni mi scrivono per email e mi contattano sui social network, chiedendomi di essere informati su Imu, rete consolare, accordi fiscali fra l’Italia e il proprio Paese di residenza e tanto altro ancora, rispondo con pazienza e rassegnazione che è necessario attendere che riprendano i lavori del nostro Parlamento per capire verso dove si andrà, per avere un’idea di ciò che ci aspetta. Loro si incazzano, perchè le risposte le vorrebbero subito, ma – amici miei – non sono io, non è il nostro giornale a potervele dare. Tocca alla politica rispondere ai vostri bisogni e interrogativi, e la politica in questo periodo è in ferie.
Avete ragione su tutta la linea quando il sangue vi va alla testa perchè non sapete ancora se sulla vostra casa in Italia sarete costretti a pagare l’Imu o no; e avete ragione a indispettirvi perchè dopo la pausa estiva troverete chiuse, in diversi casi, le porte delle vostre sedi consolari di riferimento. Ma così funziona la politica nel BelPaese, così lavora la Farnesina, questo è l’impegno di deputati e senatori nei vostri confronti. Mettetevi l’anima in pace, dunque. E armatevi di tanta pazienza anche voi, come me, perchè in fondo il Palazzo continuerà a girare, coi suoi tempi, anche se ci facciamo il sangue amaro. Certo, non dobbiamo smettere di farci sentire, come italiani all’estero e come giornale; non dobbiamo smettere di alzare la voce, di pungolare, di dare fastidio persino, di urlare il nostro bisogno di essere ascoltati. Perchè – oltre al voto – sono queste le nostre armi: la penna, la parola, il nostro cervello che non deve mai smettere di pensare, di cercare di guardare oltre, di capire, di approfondire. Non dobbiamo addormentarci di fronte al mondo che cambia, ma dobbiamo volere contribuire al cambiamento, tutti.
ItaliaChiamaItalia ha già augurato – a modo suo – buone vacanze agli eletti all’estero nei giorni scorsi. Questa volta, l’augurio lo rivolgiamo ai nostri lettori: non di buone ferie, no. Il nostro augurio per voi è che prima o poi tutte le annose questioni che vi riguardano, che riguardano voi che vivete lontano dall’Italia, possano essere risolte. Passo dopo passo, una a una, definitivamente. Dal 2006, da quando cioè esistono 18 vostri rappresentanti in Parlamento, questo non è ancora successo. Non si è riusciti a cavare un ragno dal buco. Auguriamoci almeno che le lunghe vacanze ben pagate abbiano dato agli eletti oltre confine quell’energia necessaria a ottenere risultati concreti alla ripresa. La speranza resta ancora l’ultima a morire. O no?
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