La fragola è un frutto tipico del periodo primaverile. La sua coltivazione viene fatta generalmente partendo da piantine, dal momento che i semi, invece, fanno fatica a germinare. Si tratta di piante che possono fruttificare più e più volte durante l’anno, a fronte di una ripartizione in due categorie principali:
- Fragole rifiorenti, note anche come “quattro stagioni”, le quali si trapiantano tra marzo e luglio.
- Fragole unifere, che producono, al contrario, i frutti una sola volta durante l’anno, in prevalenza nel periodo che va da aprile a maggio.
La conoscenza della specifica varietà è un elemento fondamentale per ottimizzare la produzione, che può essere effettuata secondo diverse tecniche, inerenti la concimazione della fragola e non solo. Scopriamo insieme quali sono le strategie di nutrizione più efficaci per gli agricoltori.
Biostimolanti e concimi biologici: la soluzione ideale per ottimizzare la produzione di fragole
La concimazione è un aspetto che influisce in maniera diretta sulla qualità della fragola, che per essere apprezzata da grandi e piccini – come avviene di solito – dovrà risultare dolce, saporita e bella a vedersi.
Tra i prodotti di maggiore efficacia troviamo quelli a base di azoto, a patto tuttavia di optare per concimi organici e biologici: i soli in grado di assicurare un rilascio graduale e mai eccessivo di questo elemento nelle piante.
Diversamente, il rischio è di incorrere in problematiche che vanno dall’eccessivo apporto di azoto, passando per un impatto ambientale nocivo, solo per citarne alcune. I vantaggi dei concimi azotati organici sono invece quelli che seguono:
- Aumento della fertilità del terreno e disponibilità dell’azoto nel momento in cui le piante ne hanno effettivamente bisogno.
- Non sussistono perdite per lisciviazione, in quanto l’azoto viene messo a completa disposizione delle piante.
- in applicazione fogliare e fertirrigazione, hanno anche un ruolo biostimolante per la pianta e ne influenzano positivamente il bio-metabolismo soprattutto nei periodi di maggiore stress.
La concimazione organica, inoltre, non presenta effetti nocivi sull’ambiente, tutelando il terreno a 360°, nel breve e nel lungo periodo.
I concimi solidi dovrebbero essere applicati prima del trapianto, in maniera tale da assicurare una nutrizione costante e continua di macro e micro elementi, e in fertirrigazione. In quest’ultima fase le formulazioni producono effetti nutrizionali ulteriori, simili a quelli dei biostimolanti.
Seguendo questi accorgimenti, la pianta denota un aumento della pezzatura, una maggiore uniformità del colore, una consistenza ottimale e un sapore più gustoso per quanto riguarda i frutti.
Altre cose da sapere
La concimazione è un aspetto determinante per fare in modo che la fragola abbia tutti gli elementi nutrizionali necessari e crescere al meglio: questo indipendentemente dal fatto che la coltivazione avvenga in vaso o in campo aperto.
Per quanto riguarda l’irrigazione, la soluzione ottimale è quella di un impianto a goccia, che richiede però sistemi ad hoc: si rivela particolarmente efficace poiché garantisce un dosaggio ottimale dell’acqua, che non è, così, né troppa né troppo poca.
La fragola, infine, ama il sole e un terreno sabbioso, limoso, fresco, ricco di sostanza organica e che abbia un pH compreso tra 5,5 e 6,5: un motivo in più per optare per concimi biologici.