“No Tax Day: il 29 novembre Forza Italia scende in piazza per dire basta alle tasse sulla casa. Senza Silvio Berlusconi al governo le tasse sull’abitazione degli italiani sono aumentate del 200%. Di fatto, una vera e propria patrimoniale, che va a colpire in maniera indiscriminata tutti gli italiani, compresi quelli che appartengono alle fasce sociali più deboli. Non è così che si risolleva un Paese, continuando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, delle famiglie, dei lavoratori”. Così Vittorio Pessina, Coordinatore degli Italiani all’Estero per Forza Italia.
“Alla grande manifestazione del 29 novembre – continua il senatore azzurro – parteciperà anche il nostro presidente; Berlusconi sarà in piazza con noi per dare forza con la sua presenza e le sue parole al significato politico dell’iniziativa e galvanizzare il suo popolo, fatto di cittadini moderati che non si riconoscono nella sinistra e vogliono tornare ad essere maggioranza al governo del Paese. E in piazza – sottolinea Pessina – ci sarà anche una rappresentanza di Forza Italia all’estero, per ricordare, a proposito di casa, che gli italiani nel mondo continuano ad essere discriminati dal governo: i nostri connazionali residenti oltre confine, infatti, continuano a pagare le tasse sulla propria abitazione in Italia come se questa fosse una loro seconda casa, quando non è così”.
“Nella stragrande maggioranza dei casi – prosegue -, l’italiano all’estero proprietario di un immobile in Italia, lo utilizza poche settimane all’anno, quando torna in Patria per fare visita ai parenti o per trascorrervi un breve periodo di vacanza. Imporre una pesante tassa sulla sua unica abitazione nella Penisola, vuol dire non solo considerarlo come cittadino di serie b, ma molto spesso costringerlo a venderla, con il risultato che gli italiani nel mondo in Italia ci verranno sempre meno e i loro soldi andranno a spenderli da qualche altra parte. L’attuale esecutivo, inoltre, ha deciso una discriminazione nella discriminazione: dal 2015 solo i pensionati italiani residenti all’estero non pagheranno l’Imu, mentre continueranno a pagarlo tutti gli altri. Questo, oltre a scatenare una guerra generazionale, dimostra che il governo guidato da Matteo Renzi non ha saputo capire il grande valore simbolico che gli italiani nel mondo attribuiscono alle proprie radici e come siano proprio loro a voler mantenere le eredità famigliari a costo di grandi sacrifici. Ma ormai i nostri connazionali oltre confine lo hanno capito molto bene: quello di Renzi – conclude Pessina – è un governo che, a furia di tasse e tagli nei servizi, continua a bastonare gli italiani all’estero”.
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