Non è vero che gli italiani quando sono all’estero vanno sempre in cerca del ristorante italiano. Almeno, non più. Una indagine Fipe, infatti, dimostra che gli italiani in vacanza non vogliono solo pasta, pizza e ricette tricolori, ma sono pronti a sperimentare e a provare la cucina locale.
L’indagine Fipe traccia quattro diverse identikit di consumatore, il cosmopolitan, il gourmet, il party lover e il no rules. La prima tipologia, la piu’ numerosa, va contro lo stereotipo dell’italiano indissolubilmente legato alla cucina di casa e poco aperto alle sperimentazioni. Il 38% degli intervistati si dichiara curioso e senza frontiere, e’ cosmopolita amando assaggiare il cibo tipico della localita’ visitata, per assaporare fino in fondo la cultura locale; si tratta soprattutto di adulti che in vacanza si liberano delle proprie abitudini per calarsi in quelle del territorio che li ospita.
La seconda categoria e’ quella dei ‘party lover’, il 31%, per lo piu’ giovani che amano divertirsi e che cercano di risparmiare sul cibo per destinare le proprie risorse economiche all’intrattenimento. altro profilo emerso dal sondaggio sono i ‘gourmet’ (18%), in maggioranza adulti con un buon potere di acquisto che, durante le vacanze, trovano il tempo e la serenita’ per concedersi pranzi e cene al ristorante.
L’ultimo gruppo e’ rappresentato dagli sregolati, i ‘no rules’, che decidono di non seguire regole ne’ orari; mangiano quando hanno fame e solo cio’ che desiderano. Si tratta per lo piu’ di giovani, ma anche di donne che durante le ferie si rilassano e rompono gli schemi delle abitudini alimentari casalinghe per sottrarsi all’impegno della cucina domestica.
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