Una valanga di obiezioni e alla fine John Galliano non sale in cattedra: l’ex stilista di Dior resta ancora all’ostracismo per le battute antisemite pronunciate in un bistro’ parigino che due anni fa gli sono costate la carriera di ‘maitre couturier’. Lo stilista di Gibilterra doveva tenere lezioni a Parsons The New School for Design a New York, ma la scuola ha annunciato che ha ritirato l’offerta. ‘Non siamo riusciti ad accordarci con Galliano sulle condizioni della conversazione e il programma in questo modo non puo’ andare avanti’, ha detto la portavoce Deborah Kirschner. Nessun particolare su cosa abbia mandato davvero l’iniziativa su un binario morto o se Parsons si sia piegata alle proteste che includevano una petizione online per impedire a Galliano di insegnare perche’ sarebbero stati ‘soldi spesi male’.
L’ingresso in classe per lo stilista era certamente un altro piccolo passo nel tentativo di rifarsi una reputazione dopo lo scivolone del 2011 che lo ha fatto licenziare in tronco da Dior. John sembrava avviato sulla buona strada quando all’ultima settimana della moda Oscar de la Renta, il decano della moda newyorchese, lo aveva ‘adottato’ permettendogli di lavorare come consulente per tre settimane nel suo atelier. Si era parlato in quei giorni di una sorta di ‘erede designato’, poi anche quell’esperienza era finita nel dimenticatoio. Salire in cattedra, come di recente riportato dal New York Times, e’ una strada comunemente usata da personaggi pubblici in disgrazia in cerca di riabilitazione: Galliano sarebbe stato un caso, un altro e’ quello dell’ex governatore di New York Eliot Spitzer dimissionario per uno scandalo di sesso con squillo di lusso. Piu’ di recente l’ex generale ed ex capo della Cia David Petraeus ha ottenuto non uno, ma due posti di professore, il primo a New York, l’altro a Los Angeles.
Le lezioni a Parsons erano state originariamente descritte come ‘una opportunita dinamica e intima in cui gli strumenti possono apprendere da grandi talenti del design’. Classi di questo tipo normalmente prevedono l’intervento di vari designer che offrono consigli e critiche informali agli studenti.
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