“Da quando esiste la circoscrizione Estero è la prima volta che l’impegno emendativo a favore degli italiani all’estero probabilmente non si potrà sviluppare in entrambi i rami del Parlamento perché è quasi certo che, di fatto, il provvedimento arriverà bloccato alla Camera. Per quanto ci riguarda come eletti all’estero del PD abbiamo dovuto affrontare questa inedita situazione integrando i nostri suggerimenti e sollecitazioni con quelli del Sen. Giacobbe, che quindi ha validamente messo sul tavolo le sue e le nostre ragioni, in nome della visione politica che ci accomuna. Il risultato, che è venuto da una costruttiva mediazione tra i gruppi di maggioranza, crediamo sia nel complesso positivo, anche se con qualche ombra che non ci è piaciuta”. Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca La Marca e Angela Schirò, deputate Pd elette all’estero.
“Sono stati eliminati gli aumenti previsti sulle percezioni consolari (con uno sforzo finanziario impegnativo) con una proposta di relatore e governo, integrati di un milione di euro in proiezione triennale i fondi per i corsi di lingua e cultura organizzati dagli enti gestori, sancito il rifinanziamento dell’importante Fondo per il sostegno alla promozione della lingua e cultura italiana nel mondo, istituito nel 2017 dal Governo Gentiloni, per 1 milione nel 2020 e 3 milioni rispettivamente nel 2021 e 2022 (con un emendamento dei colleghi 5Stelle), stanziati 500.000 euro per il funzionamento dei teatri statali all’estero, integrati i contributi dei COMITES di un milione per ciascun anno del prossimo triennio e di 500.000 euro per il CGIE, recuperando i fondi tagliati dal precedente governo giallo-verde.
Purtroppo – e la cosa ci dispiace non poco – non c’è stata un’adeguata attenzione per ripristinare l’esenzione IMU per i pensionati esteri, dopo l’osservazione fatta dall’UE sulla disparità di trattamento con gli altri pensionati europei che hanno un’abitazione in Italia. E’ una lacuna che occorrerà colmare al più presto.
Dal punto di vista strategico, ci soddisfa particolarmente l’impegno per la promozione della lingua e cultura, che rappresenta un vero passepartout della presenza italiana nel mondo. A questo proposito, vogliamo sottolineare l’aspetto veramente positivo del rifinanziamento di un Fondo decisivo per la nostra politica culturale e linguistica all’estero, in scadenza nel 2020, ma anche l’impegno che si apre per tutti noi per aumentare dal prossimo anno la dotazione prevista di tre milioni. Negli ultimi anni, infatti, essa era di 50 milioni e su queste risorse si alimentavano una pluralità di interventi culturali, tutti di grande importanza”.
“Insomma – concludono le deputate dem – essere riusciti a portare a casa dei risultati nonostante le persistenti limitazioni finanziarie e l’impossibilità di intervenire alla Camera non è cosa di poco conto. C’è ancora parecchio da fare, ma l’essenziale è avere ripreso concretamente un’interlocuzione attiva con gli italiani all’estero”.