Arrivano i Cavalli. Quelli con lettera maiuscola. Roberto Cavalli lo stilista italiano famoso in tutto il mondo, che poi non si dedica solo alla moda, ha puntato su Miami per lanciare il suo primo ristorante in terra americana. Un nuovo capitolo del lusso ‘made in Italy’ che si può toccare in tutti gli States, ma che a Miami sembra sia assolutamente necessario. Non si può fare a meno dell’italianità firmata: a cominciare dagli edifici, architetti di nome come la superstar Piero Lissoni che realizzerà un resort che porterà la firma Carlton, oppure Pininfarina che al 1100, un nuovo condominio, si occuperà degli interni.
Miami non si ferma mai, è sempre in movimento, e in questo cammino perpetuo il ‘made in Italy’ ormai è diventato essenziale. Ecco allora che un nuovo ristorante sta per fare il suo ingresso in Ocean Drive, la strada che scorre a fianco dell’Atlantico, che raccoglie le passeggiate notturne dei turisti, che è un po’ il simbolo di South Beach anche se deve vedersela con la concorrenza di Lincoln Road. Ma dal momento che tra l’una e l’altra poi non c’è troppa strada ecco che possono continuare il duello nel nome dell’esclusività, del lusso e della stravaganza. Arriva così ‘Cavalli Restaurant & Lounge’ che sarà aperto il 15 novembre, anche se l’inaugurazione ufficiale è prevista all’inizio di dicembre in concomitanza con l’Art Basel Miami Beach 2013. E sarà un via scoppiettante con un party esclusivo a base di soli vip, con la presenza ovviamente anche di Roberto Cavalli che in questa maniera vorrà dare il ‘tocco’ definitivo alla sua nuova creatura. Dopo aver avuto successo in ogni parte del mondo, la nuova sfida di Cavalli arriva in una palazzina stile ‘Art deco’ che ha già una caratteristica da record: lì c’è la terrazza più ampia di South Beach e una serata in uno di quei tavoli diventerà qualcosa di unico.
Oltre al balcone su Ocean Drive, il nuovo locale avrà una superficie di oltre 550 metri quadrati, interni ovviamente tutti firmati Roberto Cavalli con il suo stile e la sua stravaganza che si esprimeranno a 360 gradi. Tutto sotto la regia dello stilista fiorentino, dai tavoli ai cuscini, dalla carta da parati ai pavimenti, sarà un po’ come ritrovarsi in un mondo speciale, anzi unico, quello di Cavalli. Ma ovviamente non si punta solo sull’arredamento e sulla esteriorità, anche il menù del ristorante è stato fatto per essere apprezzato. Sarà infatti un ristorante italiano in tutti i sensi e si andrà all’interno della nostra gastronomia e ovviamente non sarà dimenticata la Toscana, e non solo perchè è la regione dello stilista. Piatti toscani per rendere ancora più accattivante un locale che, ancora prima di aprire, già si preannuncia in grado di attirare su di sè grande attenzione.
La particolarità se vogliamo, la si può infatti ritrovare anche nella carta dei vini, che, in un ristorante che conta, rappresenta un biglietto da visita imprescindibile: anche qui ci sarà la firma Cavalli, con l’etichetta ‘Tenuta degli Dei’, che è una azienda vinicola che appartiene alla famiglia. Accanto al ristorante c’è poi il ‘Lounge Bar’ che raccoglie in sè lusso e modernità per farne un punto di richiamo unico, è stata strutturata in maniera tale da poter ospitare party, fashion show, eventi mondani che poi a Miami Beach non mancano mai. Ci sarà musica, sotto la regia di alcuni dei alcuni dei migliori artisti del campo, poi ancora cocktail speciali dove non potrà mancare ovviamente la Roberto Cavalli Vodka.
"Il piacere di ascoltare buona musica, accompagnata da buon cibo, piacevole compagnia e un ambiente elegante e sofisticato. Questa è la filosofia del Cavalli Restaurant & Loung. Ho voluto trasmettere – ha spiegato Roberto Cavalli – tutta la mia passione per la bellezza e la sensualità unendole in un progetto hospitality a Miami". Per la cui realizzazione lo stilista ha chiamato l’architetto Italo Rota, una partnership che dura da tempo, da Milano a Dubai, passando da Firenze tra boutique, club ristoranti e ville, le cui opere sono internazionali: da Nantes a New York, da Parigi a Mumbai. Nato a Milano nel 1953, una laurea in architettura al Politecnico, Rota ha avuto una lunga esperienza a Parigi, in Francia ci ha passato oltre vent’anni, per poi rientrare in Italia nel 1996. All’attività di architetto Rota affianca anche la collaborazione con diverse aziende produttrici del design italiano e spesso si tratta di un lavoro a quattro mani con l’architetto Alessandro Pedretti, in cui l’oggetto diventa parte integrata dello spazio progettato.
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