Beppe Grillo, nel corso di un comizio davanti l’ingresso dell’acciaieria ex Lucchini, a Piombino (Livorno), parlando di elezioni europee, assicura: “vinceremo noi. Andremo lì e rovesceremo l’Europa come un calzino o non ne usciremo più". "Il nano e’ morto – ha aggiunto – sta proteggendo le sue aziende, ma quelli che per 20 anni hanno fatto falsa opposizione vanno processati dalla storia. Il 25 maggio li processiamo con il voto e ne resterà solo uno, o noi o loro. E vinciamo noi".
Davanti allo stabilimento ex Lucchini, parlando della crisi della siderurgia e in particolare dell’azienda piombinese, il leader M5S ha detto: “Qui stiamo facendo il funerale della mentalità tipica italiana, il funerale della politica. Qui celebriamo la morte dei sindacati. Se siamo qui è perchè voi ci avete creduto, voi non dovete sperare più in questa gente. Se credete ancora nei sindacati e nella politica, io non voglio il vostro voto”.
Grillo ha fatto una promessa agli operai Lucchini: “ci sono 2 miliardi in Europa, accantonati dal siderurgico ai tempi della Ceca per queste situazioni qua, fruttano interessi che vanno a coprire situazioni che non si sa dove sono. Basterebbero 500 milioni per il siderurgico italiano, io mi impegno ad andare a chiederli là in Europa”.
"Dobbiamo andare in Europa per cambiare l’Italia. Chiederemo (pretenderemo) l’abolizione del Fiscal Compact che dovrebbe sottrarre dai 40 ai 50 miliardi all’anno al bilancio dello Stato per vent’anni, in altri termini la distruzione dello Stato sociale, dalla Sanità alla scuola, e l’adozione degli eurobond per mettere a fattor comune i debiti nazionali, perchè in una Comunità nessuno deve essere lasciato fallire (e perire) come e’ avvenuto per la Grecia. Se queste richieste non saranno accettate lanceremo a giugno un referendum per l’uscita dall’euro”.
"Avremmo attivato il reddito di cittadinanza se avessimo vinto le politiche. Sarebbe bastato prendere quel 3% in piu’ che ci avrebbe permesso di farlo. Se ci fosse il reddito di cittadinanza ora chi avrebbe perso il lavoro qui alla Lucchini, sarebbe potuto sopravvivere, e chi sarebbe dovuto andare in pensione, avrebbe potuto farlo senza avere pensieri".
Non è mancato il solito attacco agli uomini di Matteo Renzi: “chi sono i renziani’? Sono un ologramma, sono frasi dette in televisione, non c’è niente di scritto. ‘Non c’è niente che viene riempito dal nulla, hanno disintegrato il lavoro, rendono precaria la vita di tutta la nazione”.
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