"Chiedo che ci sia un voto sulla legge elettorale o su un ordine del giorno. E’ il momento di decidere". Lo dice Matteo Renzi in direzione Pd. Credo anche, aggiunge, "che sarebbe opportuno che il gruppo della Camera si riunisse dopo Pasqua per avere una occasione di discutere. Entro il 27 aprile dobbiamo essere in aula e a maggio dobbiamo mettere la parola fine alla discussione" sulla legge elettorale. Questo perché “bloccare la legge elettorale adesso sarebbe un colpo alla credibilità" del governo e dell’Italia. "Questo non e’ un aut aut. E’ un lavoro che va avanti da tredici mesi dove ci siamo ascoltati e abbiamo fatto uno sforzo per capire".
Parlando del ballottaggio e del premio alla lista previsto nell’Italicum: "Spero che dall’altra parte un giorno ci sia un centrodestra degno di questo nome". Forza Italia "è affaccendata in faccende interne che mi colpiscono molto. Le dichiarazioni di Paolo Romani, ne abbiamo parlato anche con Zanda (capogruppo al Senato, Ndr), sono molto sorprendenti. Evidentemente lì dentro accade qualcosa che non immaginavamo".
"Il Porcellum e’ come la mistery box di Masterchef. Esce fuori dall’urna quello che non avevi scritto sulla scheda". Renzi stava analizzando i difetti del Porcellum, quando ha fatto il paragone. "Vedo che ora che uso il ‘renzese’ state attenti – ha ironizzato – mentre prima, che usavo un linguaggio piu’ politico eravate distratti".
Per Matteo Renzi sarebbe "un clamoroso errore riaprire la discussione in Senato" sull’Italicum. Il premier ricorda le modifiche rispetto alla versione originaria: dal ballottaggio al premio di lista che consente "un Pd a vocazione maggioritaria" fino all’abbassamento delle soglie di sbarramento. Certo, riconosce, "le liste corte non sono il massimo ma sono un passo avanti rispetto alle lenzuolate di nomi del Porcellum". Inoltre, "ai redivivi del Mattarellum" Renzi ricorda che nemmeno quel sistema elettorale "da’ la certezza di vittoria in un sistema tripolare" come quello attuale italiano. Per questo non e’ possibile rimettere in discussione tutto, sostiene il premier. Che rivolto alla minoranza afferma: "Ho sentito dire che non si puo’ mettere la fiducia sulla legge elettorale: ne parleremo a livello parlamentare. Permettetemi intanto di mettere la fiducia tra di noi sulla legge elettorale”.
Maurizio Landini? Per Renzi “la Coalizione sociale è una sfida interessante che non mi toglie il sonno, ma che richiede un di più di riflessione politico-culturale del perché quel mondo non è mai stato maggioritario, perché affidato a un velleitarismo che non ha portato da nessuna parte".
Una battuta sull’Unità, che presto tornerà in edicola: "L’Unita’ che rinasce deve aiutarci molto piu’ a riflettere su noi stessi, deve essere uno strumento di confronto e non uno strumento di propaganda".
Dopo l’intervento del segretario, Matteo Renzi, in direzione Pd, sono 24 gli iscritti a parlare sulla legge elettorale. La discussione dovrebbe durare circa 2 ore e, quindi, il voto, richiesto da Renzi, potrebbe arrivare intorno alle 20.
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