Sconcerto ideologico per gli italiani all’estero, succubi di riflesso del pensiero del Ministro Calderoli, la cui carta di identità non ha nulla di diverso dalla nostra, la cui posizione non dovrebbe potergli permettere di proporre l’abolizione del voto dei cittadini residenti all’estero.
Calderoli si occupa di cittadini all’estero, chi è stato eletto per la circoscrizione estero spesso lavora sulle problematiche esistenti in Italia: ma allora per noi cittadini residenti all’estero non vi è nessuna speranza di essere ascoltati e difesi?
Dopo averci creato grandi disagi per incapacità nella crescita dell’occupazione, aver voluto proporre un federalismo senza conoscerne i reali principi fondamentali, ed aver disatteso le speranze degli stessi elettori della Lega, il Ministro Calderoli vorrebbe anche occuparsi di noi in modo tanto sconsiderato: non possiamo accettare tanta ipocrisia figlia di un modello politico ormai inefficace.
L’idea del grande amico degli italiani all’estero, padre del diritto di voto a noi concesso attraverso una lunga e estenuante battaglia parlamentare più che decennale, viene ad essere posta in dubbio dal Ministro Calderoli? Ma cosa ha realmente fatto per noi cittadini all’estero? Se è capace solo di fare danni non è meglio che rimanga a casa? Prima di proporre una tale malvagità non avrebbe dovuto ascoltare l’opinione dei cittadini all’estero, sempre pronti ad aiutare amici e parenti italiani quando l’aiuto dello stato stesso viene a mancare?
Quando nel 1992, sono partito per l’Inghilterra non sapevo se sarebbe stato bello o meno il mio futuro, ma non avevo altra soluzione all’orizzonte perché chi doveva far rispettare il nostro primo articolo costituzionale non ne conosceva l’esistenza, dunque per questi e tante altre giustificate motivazioni chiedo espressamente al Ministro Calderoli di non occuparsi di politica estera ma solo della sua Lega, e di curare prima la sua immagine di leghista, ne ha bisogno, visti gli scandali recenti.
Da parte nostra, come italiani residenti in Svizzera, diamo piena fiducia al Movimento delle libertà, vero appassionato motore delle esigenza degli italiani all’estero e sosteniamo alle prossime elezioni il Presidente Massimo Romagnoli, attento interlocutore tra lo Stato ed il popolo dimenticato oltrefrontiera.
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