“Insegnare all’estero significa rappresentare e trasmettere il meglio della cultura italiana nel mondo. E’ indecoroso che sul concorso organizzato nelle giornate dal 1° al 5 dicembre dal Ministero degli Affari esteri per selezionare i nuovi docenti possa proiettarsi l’ombra dell’illegittimità”. Lo dice Laura Garavini, deputata eletta nella Circoscrizione Europa, depositando un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Affari esteri e al Ministro dell’Istruzione, insieme alla capogruppo Pd in Commissione Cultura, Manuela Ghizzoni.
“Al concorso per i nuovi reclutamenti, troppe cose non hanno funzionato. Per appena 280 posti disponibili hanno partecipato oltre 25’000 candidati, senza che venissero previste preselezioni. Alcune domande delle prove d’esame sono risultate imprecise ed errate e il tempo a disposizione per rispondere ai quiz non era proporzionale al compito assegnato”, spiega la deputata PD. “Tra ritardi, sospensioni e rinvii, le prove si sono svolte nella confusione generale, al punto che sono dovute intervenire le forze dell’ordine. Nel frattempo i testi, contenenti le domande di tutti gli esami, sono circolati anche all’esterno delle aule, e questo nonostante le prove d’esame si protraessero per più giorni, intercalati da un fine settimana”.
“Chiediamo ai Ministri di verificare che le irregolarità riscontrate non siano tali da dovere procedere all’annullamento delle prove”, concludono le autrici dell’interrogazione parlamentare, Laura Garavini e Manuela Ghizzoni. “Vanno individuati i responsabili di un’organizzazione così indecente per evitare che in futuro si possano ripetere casi analoghi che minano fortemente il decoro delle istituzioni”.
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