Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata da Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, ai Senatori Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, rispettivamente presidente e vicepresidente dei senatori PdL in Senato.
Gentilissimi senatori,
invio questa lettera per ringraziare i relatori del testo base che riguarda la riforma della legge elettorale, in particolare per cio’ che concerne il voto degli italiani nel mondo.
Il sen. Lucio Malan ha colto nel segno: con l’inversione dell’opzione (registro degli elettori) e l’obbligo di inserire la fotocopia del documento personale all’interno della busta elettorale, certamente si potrà garantire più sicurezza, più trasparenza al voto dei nostri connazionali residenti oltre confine.
Occupandomi da anni di questioni legate agli italiani all’estero, considero queste due misure fondamentali, insieme ad altre che potrebbero essere applicate, al fine di evitare i brogli e le forti irregolarità a cui abbiamo assistito in occasione delle elezioni politiche del 2006 e del 2008. Fra queste, compravendita di voti, schede elettorali a migliaia scritte con la stessa calligrafia, plichi inviati a persone decedute o non più residenti nel luogo indicato nei registri consolari. Non e’ più accettabile, e in verità non lo è stato mai, che si verifichino episodi di tale gravità senza porvi rimedio. Se adesso si provvederà per tempo alla messa in regola e in sicurezza del voto estero, i faccendieri e i furbetti vari non saranno in grado di condizionare i risultati con i loro metodi disonesti.
Allo stesso tempo, auspico una corretta e veloce informazione diretta ai connazionali, per comunicare loro i cambiamenti rispetto al voto estero.
La democrazia va preservata e difesa, anche e soprattutto nei momenti di crisi, perchè solo la legalità e il diritto possono garantire la scelta di rappresentanti onesti, capaci e responsabili. Che si impegnino a servire e onorare il Paese come hanno fatto i Padri nobili della nostra Patria.
Mi auguro dunque che per quanto riguarda le misure migliorative del voto all’estero, non si faccia alcun passo indietro. Ne va della credibilità delle istituzioni e dello stesso voto degli italiani nel mondo.
Discussione su questo articolo