Negli Stati Uniti c’è un boom che non si ferma, ed è quello della casa. E la Florida ha numeri che non trovano rivali. Solo nel 2013 si è arrivati a quota 327.350 transazioni per un valore complessivo di 74 miliardi di dollari. All’interno di questa enorme cifra però c’è una nicchia importante, che continua a diventare sempre più grande e dove la Florida è il numero 1, indiscusso: quella degli acquirenti stranieri. Li chiamano i ‘foreign buyers’, compratori internazionali, che all’ultimo anno fiscale dei realtors hanno contribuito con 22.572 transazioni per un valore che ha toccato i 6,4 miliardi di dollari. Non a caso la Florida è lo stato ‘number one’ per gli stranieri (che complessivamente in tutto il 2013 negli USA hanno comprato per 68,2 miliardi di dollari): c’è un lungo elenco che comincia dai compratori che arrivano dal Canada, che in percentuale sono quasi un terzo, 29,6% e che continua con Venezuela (7,6%), Brasile (6,5%), Gran Bretagna (5,8%), Argentina (5,5%), Germania (5,3%), Cina (3,7%), Colombia e Francia (3,2%) per chiudere con il Perù (2,1%). Una ‘top ten’ che si muove su tutta la Florida, anche se la zona di Miami-Miami Beach è la preferita con il 21,1% delle transazioni, seguita da Orlando-Kissimmee (13,5%) e Fort Lauderdale (8,5%). Ma quando si sbarca a Miami, che è il mercato-guida, la sorpresa, se così si può chiamare, la forniscono gli italiani.
Infatti se qui sono i venezuelani a comandare la graduatoria (14%), davanti ad Argentina e Brasile (11%), per la prima volta tra i primi dieci si è affacciata l’Italia con oltre il 4%, appaiata al Messico. Ecco allora che il nuovo boom del mattone, che ha contagiato tutti gli Stati Uniti, e in particolare la Florida e Miami, ha anche una matrice tricolore.
Perchè piace Miami agli stranieri? È una città unica: a cominciare dal clima e poi è così cosmopolita, multietnica e multirazziale, qui il 51% degli abitanti sono nati fuori dagli USA e il 72,3% a casa parla una seconda lingua oltre all’inglese, poi ancora è meta continua dei Vip, farsi vedere a Miami è una vetrina, e non passa mai di moda. Ecco allora che acquistare una casa, un immobile qui è molto di più di possedere l’appartamento al mare. Gli acquirenti internazionali arrivano in Florida e acquistano, pagando soprattutto in contante: l’84% nell’ultimo anno, e in questa direzione ci sono anche gli italiani. Quanti sono? Tanti e non solo a Miami dove hanno superato la soglia del 4%. E se i canadesi sono i più numerosi, ma preferiscono effettuare acquisti di valore limitato, dalla parte completamente opposta ci sono i brasiliani che si possono definire i più spendaccioni…
E gli italiani? "Sono la via di mezzo – ci spiega Giorgio Prestipino, realtor italiano che opera a Miami, esperienza ventennale sul mercato locale, dopo che in Italia aveva operato da sempre nel campo immobiliare – mediamente si può dire che l’investimento si attesta sui 3/400.000 dollari. Da dove arrivano gli italiani? Il maggior numero dal nord-est dell’Italia e da Roma, anche se poi tutte le regioni sono rappresentate".
Ecco allora che si può tracciare un identikit dei compratori italiani che poi, in realtà, sono anche più numerosi di quello che dicono le statistiche. "Generalmente – continua Prestipino che tra la sua clientela ha diversi Vip, comprese star del basket Nba, però, non ci dice chi sono, la privacy innanzitutto… – l’acquirente italiano è orientato a un investimento che possa mantenere nel tempo. Non compra per rivendere l’anno dopo". E ovviamente punta su Miami Beach, perché è la più conosciuta, ma le zone che si stanno sviluppando e che offrono possibilità interessanti sono tante. "Quando si vuole acquistare un immobile si deve prima individuare chiaramente il budget a disposizione, poi si deve scegliere tra un investimento con un indice di redditività a breve o a medio-lungo termine, così facendo si può passare da un incremento del valore del 10% fino a un 20/25%, con una differenza tra i primi e i secondi di qualche anno".
Un mercato quello di Miami e della Florida più in generale con mille risorse, soprattutto se poi si punta a settori meno reclamizzati. "Il preconstruction – conclude con un consiglio Prestipino – vale a dire l’acquisto di appartamenti o case sulla carta, rappresenta un ottimo investimento. E qui è tutto garantito, non ci sono rischi: si può comprare oggi, con pagamenti rateizzati fino al 60% e ottenere, nel giro di due-tre anni, grandi ritorni". D’altra parte se la Florida non fosse un affare non arriverebbero compratori da tutto il mondo, Italia compresa.
Discussione su questo articolo